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Le necropoli sulla riva sinistra del Ticino: celtiche fino al IV secolo, poi cristiane

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Quando e come penetrò e si diffuse il cristianesimo nelle nostre contrade non è noto; quando e come si formarono le pievi o primitive parrocchie sono due punti di storia ecclesiastica quanto mai incerti e oscuri. L’unica cosa certa è che non è stata ancora rinvenuta nell’agro milanese e comasco nessuna lapide cristiana anteriore al V secolo, quindi parecchio tempo dopo S. Ambrogio, vescovo di Milano dal 374 al 397. A parte gli sporadici ritrovamenti, dei quali nessuno tiene nota, ma che documentano la presenza dei contadini gallo-celti sulla riva sinistra del Ticino sin da tremila anni fa – com’è stato recentemente riscontrato dalla spada in rame trovata conficcata nell’alveo del Ticino, (1) i ritrovamenti archeologicamente importanti sono:

1954 – LA NECROPOLI PAGANA DI ABBIATEGRASSO – Una necropoli gallo-romano, di circa 200 tombe pagane, è stata documentata da Ambrogio Palestra (2). I sepolti lo furono con il rito della cremazione ed erano dei discendenti delle tribù galliche. Le tombe risalgono al V secolo e. nonostante contenessero monete di Teodosio (imperatore amico di S. Ambrogio)


1998 – LA NECROPOLI PAGANA DI INVERUNO – Durante gli scavi per la realizzazione di un complesso residenziale lungo la Via Varese a Inveruno, sono state portate alla luce duecento tombe risalenti al tempo della Roma Imperiale, datate tra il I e il IV secolo d. C. Secondo gli studi effettuati, l’area della necropoli era estesa per circa 1200 mq, in prossimità della grande via consolare Mediolanum-Novaria. Il rito funerario praticato era l’incinerazione diretta: il defunto veniva collocato su un lectus di legno (i resti del rogo analizzati hanno indicato che fu utilizzato il cerro, una particolare quercia della valle del Ticino) insieme ad alcuni oggetti personali e il tutto alla fine veniva raccolto in un’anfora. Per lo più si trattava di coltelli, cesoie, rasoi da cui si deduce che la comunità insediata fosse dedita ad attività agricolo-pastorali. (3)
2005 – LA NECROPOLI CRISTIANA DI BERNATE TICINO – Durante i sondaggi in una striscia di terra che sarebbe stata interessata al passaggio del Treno ad Alta Velocità (linea ferroviaria Novara-Milano), in località Bernate Ticino, nei fondi a sud della Cascina Roma, è stato rinvenuto un interessante gruppo di tombe d’età tardo romana, datate V secolo d.C. La loro struttura quasi esclusiva era quella alla ‘cappuccina’: esse erano costituite da tegoloni messi a spiovente e con il colmo in coppi sopra il corpo del defunto. Queste tombe attestano il rito dell’inumazione nella nuda terra, una pratica relativamente più recente rispetto a quella dell’incinerazione documentata dalla necropoli di Inveruno. Ciò testimonia il passaggio, avvenuto in epoca tarda, dai riti pagani a quelli cristiani. (4)

NOTE
1 – Antonio Rialti, il 27 febbraio 2017, ha rinvenuto in località ‘Tre Salti’, presso la riva sinistra del fiume Ticino, una spada in rame attribuibile all’età del Bronzo recente (1350-1200 a.C.)
2 – La necropoli di Abbiategrasso, in il giornale ‘L’Italia’, 30 giugno 1954
3 – Duemila anni fa a Inveruno – La necropoli ritrovata, pubblicazione a cura del Comune, 2000
4 – Dicembre 2004, Città Oggi

FOTO alcuni reperti rinvenuti nella necropoli di Via Varese a Inveruno, con i personaggi che resero possibile la scoperta: il signor Alliata che sostenne i costi della ricerca archeologica; il sindaco di allora, il compianto Luigino Garavaglia e la dott.ssa Maria Adelaide Binaghi Leva della Soprintendenza Archeologica della Lombardia (morta poco dopo in un incidente), che realizzarono il libro che documenta il ritrovamento , di cui pubblichiamo la copertina in evidenza

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