Scarabocchi. Il mio primo festival torna con U – MANI, un invito a pensare con le mani, a trasformare le idee in gesti, a partire dal movimento più primordiale dell’essere umano.
Dal 12 al 14 settembre a Novara, l’ottava edizione del festival a cura di Fondazione Circolo dei lettori e Doppiozero prende forma attorno alle mani, straordinario strumento evolutivo. Le mani sono tutto e da lì comincia tutto: dal senso del tatto alla scrittura, dalla carezza alla presa, dalla costruzione alla distruzione. Senza le mani non saremmo diventati ciò che siamo e se esiste un luogo dove le mani si esprimono con libertà e immaginazione, è proprio quello dell’infanzia e della creazione artistica: le mani dei bambini e quelle degli artisti si assomigliano, capaci entrambe di esplorare, disegnare, costruire, sbagliare, reinventare.
«La mano ci ha insegnato a fare e a pensare, poiché le due attività sono strettamente legate. Forse per questo Scarabocchi ha pensato di ricominciare da lì, giocando sulla parola U- mano, immaginando che quel segmento distale indicato da quattro lettere sia iscritto nella parola che usiamo nella nostra lingua per indicare noi stessi, aggettivo e anche sostantivo allo stesso tempo: l’organo con cui facciamo quasi tutto quello che facciamo, esclusi i compiti che affidiamo alle macchine.» racconta Marco Belpoliti, curatore di Scarabocchi e direttore editoriale di Doppiozero.
«Quando i nostri antenati sono diventati da quadrupedi a bipedi e hanno iniziato a usare le mani per fare ciò che prima facevano con la bocca è nato il linguaggio, e dal linguaggio è nata la scrittura. Ma le mani sono state utilizzate fin da subito anche per comunicare, e non a caso ancora oggi le usiamo a questo scopo nel momento in cui ci troviamo di fronte a un nostro simile senza avere una lingua in comune. La scelta del tema di Scarabocchi da parte di Marco Belpoliti mi sembra dunque particolarmente felice, visto che viviamo un’epoca in cui, malgrado comunicare non sia mai stato così facile, il dialogo, la capacità di ascolto e il confronto con l’Altro da noi si scontrano con una realtà fatta di guerre, contrapposizioni, delegittimazioni e disumanizzazioni non di rado feroci, a cui dobbiamo porre riparo al più presto: ce lo chiedono disperati i bambini di tanti luoghi del mondo, e con loro i nostri stessi figli» è il commento di Giuseppe Culicchia, direttore della Fondazione Circolo dei lettori.
A Scarabocchi, Novara si apre al disegno condiviso di grandi e piccoli, diventando uno spazio dove bambini e adulti si incontrano tra segni, immagini e gesti creativi.
Il programma di U-mani si apre con lo scienziato e divulgatore Telmo Pievani, che presenta una lectio sulla mano umana, un viaggio in un capolavoro di bio meccanica, capace di movimenti complessi e gesti profondamente significativi. Il racconto degli U-mani si concretizza in una serie di appuntamenti che intrecciano arte, pensiero e creatività, pensati per pubblici di tutte le età. Tra gli incontri più attesi, quelli con due maestri italiani della pittura e del disegno: Lorenzo Mattotti, che racconta le sue Nuages, la linea fragile, una raccolta di disegni in bianco e nero, nati da una scrittura automatica, libera, imperfetta, e Tullio Pericoli, che dialoga con il saggista e docente Giuseppe Di Napoli. L’artista visiva Elisa Seitzinger è invece protagonista di un confronto con la palmreader Angie Soleluna sulle valenze estetiche e comunicative della mano.
Accanto agli incontri, un ricco calendario di laboratori anima il cortile e il complesso monumentale del Broletto: per gli adulti, le attività con l’artista visivo e autore di graphic novel Stefano Ricci, la poetessa e traduttrice Iolanda Stocchi, l’artista e formatrice nelle arti visive Giovanna Durì, lo scrittore e antropologo Matteo Meschiari, con una lezione sulle mani come strumenti di coscienza, lo storico dell’arte Claudio Franzoni sulla mano come azione, l’artigiana della carta e rilegatrice Sandra Cisterna, il cuoco e narratore gastronomico Chef Ojisan (Carlo Mele), con un’esperienza tra cucina e racconto, l’artista e illustratrice Paola Lenarduzzi, con un laboratorio dedicato al collage, e l’artista visiva e autrice Ilaria Ruggeri, con un laboratorio di visioni poetiche attraverso tecniche miste.
Per bambine e bambini, il festival propone laboratori con l’illustratore e formatore Alberto Pistola, le educatrici Patrizia Virtuoso e Roberta Villa, l’artista e mediatrice culturale Raffaella Castagna, l’illustratore e animatore culturale Bruno Testa – all’interno delle attività curate dall’Associazione Ri-nascita, l’artista visivo e autore Daniele Catalli, l’artista e ceramista Chiara Casorati, l’artista e formatore Alessandro Bonaccorsi, l’illustratore e fumettista Pierpaolo Rovero, l’illustratore e autore per l’infanzia Marco Paschetta, l’illustratrice Margherita Mattotti, l’educatrice e ideatrice dell’improdisegno Patrizia Comino e l’artista urbano e illustratore Ale Puro.
Non mancano proposte che ampliano lo sguardo e stimolano i sensi: il laboratorio sulla lingua dei segni LIS, a cura dell’interprete e formatrice Stefania Natalicchio, invita a scoprire nuovi modi per comunicare attraverso il corpo e il gesto. L’artista e illustratrice Coquelicot Mafille guida invece un’esperienza di sperimentazione visiva collettiva, mentre il collettivo Niente da dire propone un laboratorio sulle tecniche pop-up e l’esplorazione di materiali multisensoriali, condotto dalla designer e illustratrice Viola Sanguinetti e dalla scenografa e visual artist Camilla Fasola.
Infine, l’appuntamento di chiusura di Scarabocchi è un incontro tra l’artista internazionale e showteller Arturo Brachetti e lo scrittore e direttore della Fondazione Circolo dei lettori Giuseppe Culicchia per un dialogo inedito sull’importanza delle mani e della fantasia nel dare forma alle idee.
Il programma completo è disponibile sul sito scarabocchifestival.it
I biglietti per l’inaugurazione con Telmo Pievani saranno acquistabili su Dice, a partire dalle prossime ore e presso il Circolo dei lettori, a Novara.
Scarabocchi. Il mio primo festival è un progetto di Doppiozero e Fondazione Circolo dei lettori, realizzato con Città di Novara, con il sostegno di Regione Piemonte e con il contributo di Fondazione CRT, partner CNA Piemonte Nord, Fondazione De Agostini, CBA, Comoli Ferrari, Fondazione Bpm, Laboratorio medico Alcor, Consorzio Comunità Impresa, Trasgo, si ringrazia Fondazione Veronesi, partner tecnico Italgrafica
L’evento di inaugurazione, la lectio di Telmo Pievani, ha il sostegno di CNA Piemonte Nord.