LAVENO MOMBELLO Un ragazzo di 29 anni è morto annegato nel lago Maggiore. Il giovane, uno straniero, è stato visto da alcune persone inabissarsi durante un bagno notturno a Laveno Mombello, in provincia di Varese.
Sul posto sono intervenuti i vigili del fuoco del distaccamento di Ispra con un’autopompa e un battello pneumatico e sono stati allertati i sommozzatori di Milano. Il corpo del giovane è stato recuperato sul fondale a cinque metri di profondità.
L’acqua del lago è molto più fredda e insidiosa di una piscina – ripetono i bagnini della Società nazionale di salvamento – e immergersi dopo essere stati ore al sole può causare uno choc termico. Ma non solo. Ci sono le correnti che possono cambiare all’improvviso, la visibilità può essere scarsa.
Il lago è un luogo che può sembrare tranquillo per chi non lo conosce, ma non è affatto così: se i venti sono deboli, gestire le sue acque è più semplice, ma quando questi iniziano a raggiungere una velocità di 25-30km/h, tale specchio d’acqua apparentemente innocuo inizia a diventare un pericolo concreto, un luogo insidioso.
Tra i rischi e pericoli più comuni c’ è quello di contrarre la leptospirosi, una malattia infettiva che può causare mal di testa e febbre, ma anche gravi casi di polmonite e meningite. Un consiglio non meno importante, è di non fare il bagno nei laghi in stato di ebrezza o sotto l’effetto di sostanze stupefacenti.