MILANO – Il mondo delle fondazioni e degli altri enti no profit si vuole confrontare con regione Lombardia per proporsi nel necessario percorso di implementazione dell Adi a favore tanto della popolazione fragile che della popolazione cronica.
Adi che, seguendo le linee guida nazionali tanto sui servizi domiciliari che sulla Telemedicina, non vuole ne deve essere di mera dimensione prestazionale.
La salute territoriale passa dalla evoluzione tecnologica e dalla Capacità di garantire aderenza terapeutica a una popolazione che diminuisce il proprio costo sociale ed aumenta la propria qualità di vita esattamente nel percorso di continuità di cura.
Luca Degani di UNEBA Lombardia
La stessa rsa necessità di essere posta al centro quale risposta residenziale a bisogni di fragilità estrema dove tanto è importante “l”aderenza terapeutica” nei percorsi di presa in carico dei cronici quanto lo è l’appropriatezza nella presa in carico delle fragilità anziana e disabile.
Su questo ci confronteremo anche sulle vecchie/nuove forme di domiciliarità quali la RSA aperta.