MILANO – Regione Lombardia è favorevole alla caccia, il problema è sempre Ispra, (Istituto superiore per la protezione e ricerca ambientale), le cui porte, ai cacciatori, sono sempre chiuse. Questo, in sintesi, il commento dell`assessore all`Agricoltura, Alimentazione e Sistemi verdi di Regione Lombardia intervenuto in Consiglio regionale sul tema della caccia.
“Al di là di ciò che ha deciso il Consiglio regionale, che è sovrano – afferma Rolfi – risulta chiaro come il problema principale relativo alla limitazione all`attività venatoria sia l`atteggiamento ideologico e politicizzato di Ispra. Intendo non far cadere lo stimolo del Consiglio e ringrazio i consiglieri proponenti e il relatore Massardi per il lavoro svolto. Darò vita a un tavolo tecnico e politico con gruppi consiliari e associazioni venatorie per studiare il percorso più efficace per il 2019 e valorizzare una attività essenziale per l`equilibrio dell`ecosistema”. “Sorprende come a dichiararsi contrari alla caccia oggi siano le stesse forze politiche che poi chiedono di intervenire per contenere nutrie e cinghiali. La Regione Lombardia – ha proseguito Rolfi – è favorevole alla caccia e continueremo a dare più spazio, in modo intelligente e regolato, a questa attività”. “Abbiamo fatto molto in questi mesi: abbiamo predisposto giornate integrative – ha chiosato l`assessore regionale – abbiamo aumentato i carnieri su alcune specie e abbiamo inoltrato due richieste molto dettagliate a Ispra con relative controdeduzioni su catture e prelievo in deroga. Purtroppo le risposte sono sempre negative e le porte sono sempre chiuse”. “Serve una azione politica forte anche a livello parlamentare – ha concluso Rolfi – per ripristinare e valorizzare una tradizione radicata e utile alla gestione dell`ecosisitema”