Durante l’intervista per la mia trasmissione “Ducadisaronno show” ho appreso la notizia della morte del grande Bruno Arena dei Fichi d’India.
Il duo che negli anni ’90 ha conosciuto un successo travolgente e trasportante fino alla brutta malattia improvvisa che ha portato purtroppo alla fine dell’irriverente duo lombardo.
Il duo varesotto fa capire che in ogni angolo d’Italia c’e’ della comicità spontanea e improvvisa che forse non siamo capaci di stemperare e smussare …
Loro erano l’esempio della vera integrazione con l’arte il buon Max Cavallari di origine calabrese e il gran Bruno di origine siciliane ma con cadenza perfettamente lombarda.
Erano più ambrosiani del panettone o di un risotto alla milanese erano i professori matti ma simpatici della comicità e il buon Bruno era stato insegnante nelle scuole Medie e superiori della zona del nord dove sembra che si debba solo lavorare, faticare e sgobbare …
Il divertimento in vacanza dove il nostro Arena aveva fatto le ossa per poi passare alla tv, radio, film e pubblicità
Si può ridere essendo del nord? si può essere estroso essendo settentrionale o no? Arena aveva dimostrato che il sorriso deve venire spontaneo e ridere anche del quotidiano e delle proprie brutture e scalogne …
Una sorta di Legnanesi moderni e più fuori di testa nel senso buono della parola e del concetto scenico …
Era una macchietta ? Era un personaggio …? Era un artista che non ha potuto vivere appieno della sua capacità il nuovo mondo dei social dove avrebbe spopolato con i suoi numeri e parodie e messaggi comici brevi …
Sarebbe diventato insieme al suo socio Re di Tik Tok e portato un po’ di classe nel mondo del web popolato da molti numeri ma pochi applausi …
Nei film come nei programmi tv erano d’impatto immediato. Loro e soprattutto lui non bussava. Tirava giù la porta dello show con la sua irruenza classica !
Era il compagno di classe che rivedi e ti fa tornare giovane, quello che sa come prendere in giro senza mai coinvolgere altri e far fare eterne figure perché ha l’intelligenza e il garbo del grande.
Il collega di lavoro che porta allegria come un parente da funerale che ti tira su il morale, quello che sa sempre dire le parole giuste e appropriate perché è professore.
Non cercava di fare battute per accattivarsi simpatie ma per fare ridere la cosa più difficile di questo mondo …
Le persone molto spesso hanno un giudizio sufficiente e da maestri del cinema e tv sull’aspetto comico convinti che sia semplice.
Non c’e’ cosa più grande e bella di fare divertire le persone specialmente quelle musone e tristi… o che cercano sempre il brutto …
Beh, lui bello non era , ma sicuramente ha dato tate risate sulle bocche degli italiani e vorrei ricordare le sue battute tipo ragazzo da bar che quando arriva ravviva la serata.
Purtroppo l’improvvisa malattia ha portato via la sua grande forza e prepotenza buona ma mai eccessiva …
Un nostro amico, uno di noi. Che quando lo vediamo sempre inizia a diventare pesante ma appena non c’e’ lo pensiamo e rimpiangiamo per le sue battute taglienti …
‘Quando l’amico è’ divenne un successo lui insegnava ancora educazione fisica ma con gli anni lui è diventato l’amico perché più che un artista, attore, comico, parente, insegnante o collega di lavoro …lui era l’amico che sapeva sempre tirarti su e darti il buon umore e risata o coraggio.
Forse l’avevamo dimenticato come il nostro vecchio gioco o vecchio maglione o anche come il nostro ex vicino oppure il nostro compagno di banco o lo studente che arrivava battuta e via o il vicino di caffè, o tutto quello che ha fatto parte della nostra vita e che spesso la fretta e la vita di oggi fa dimenticare ….
Ma perché mi attraversa un filo intenso di tristezza e rammarico forse perché ho perso un amico e un uomo che metteva sempre il buon umore senza chiedere mai nulla …ciao Bruno …sarai sempre l’amico col sorriso !
Massimo Moletti