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Dall'archivio:

La vita, il cancro, Schopenhauer: l’ultima (brillante) fatica di Sonia Servino da Robecco

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ROBECCO Un lavoro impegnativo, un marito, tre figli, tantissime attività sociali (ed associative) e ancora molto altro. Sonia Servino, robecchese di 52 anni, aveva del tempo da perdere (…) così dopo essersi laureata in Filosofia ha scritto persino un interessante libro, nel quale discetta di vita, malattia.. e filosofia.

Sonia, classe 1970, è una infermiera professionale che nei mesi scorsi ha raggiunto un traguardo importante: il 5 dicembre 2022 ha infatti conseguito la laurea in filosofia presso l’Università degli Studi Piemonte Orientale, nella sede di Vercelli.

Sonia è nata a Magenta, dove ha iniziato il suo percorso di studi: dopo il biennio all’Istituto Einaudi e la scuola per infermieristica dell’allora Usl 72 presso l’ospedale di Magenta, per accedere alla Maturità di scuola superiore, quando la scuola per infermiere era ancora un diploma professionale, ha completato il ciclo frequentando il biennio per dirigente di comunità a Como.

Ora nelle libreria (e sui bookstore, oltre che su Amazon) è appena uscito “Due chiacchiere con Schopenhauer (e col cancro)”, edito per i tipi di Bookness.

Saggio nel quale Sonia si mette a chiacchierare con un filosofo tedesco morto da più di un secolo e mezzo e con il cancro: sembra una provocazione, ma lo è solo in parte.

In realtà, le due chiacchiere con Schopenhauer sono il dialogo interiore stimolato dallo studio della filosofia, una strada che Sonia ha sperimentato sulla propria pelle essere autenticamente terapeutica; e quelle col cancro sono il dialogo con la malattia, vissuta in prima persona, e con gli altri accidenti della vita, che vanno affrontati senza sconti. La sofferenza va accettata, accolta, abbracciata: e poi curata. Realisticamente, anche spietatamente, se necessario. Per riuscirci, l’unica via è squarciare il velo dell’apparenza per guardare in faccia la realtà.

Se oggi Sonia ha una vita bella e piena è perché ha sulle spalle la fatica di un percorso lungo il quale ha conosciuto la durezza della vita e il morso del reale; e soprattutto perché ha compreso che la cura verso di sé e verso gli altri muove le montagne, proprio come la fede.

Per questo ha maturato una duplice vocazione: ripensare e valorizzare il concetto di cura e trasmettere fiducia nella capacità di ciascuno di prendersi cura di sé e degli altri.

Perché è il solo modo di vivere una vita buona. Perché senza cura non c’è vita.
Anche noi di Ticino Notizie facciamo complimenti SINCERI a Sonia, in attesa di assistere alla sua prima presentazione della sua ultima ‘impresa’…

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