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La stagione del Teatro Massimo di Palermo al via con il dittico Aleko – Pagliacci

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PALERMO (ITALPRESS) – “Anime in bilico, oltre i confini” è il titolo e il filo invisibile che percorre tutta la stagione 2025-2026 di opere, balletti e concerti del Teatro Massimo di Palermo presentata stamane a Villa Igiea, Rocco Forte Hotel partner della Fondazione, alla presenza del sindaco di Palermo e presidente della Fondazione Teatro Massimo, Roberto Lagalla, del sovrintendente Marco Betta e del direttore artistico Alvise Casellati.

Proprio il titolo “Anime in bilico, oltre i confini” rimanda a una trama sotterranea che unisce opere e balletti, epoche e stili, tradizione e visione. È la trama dei personaggi sospesi sull’orlo di qualcosa: un amore impossibile, una scelta fatale, una trasformazione interiore. E allo stesso tempo, è la stagione dei confini sfumati, di quei territori dove sogno e realtà si intrecciano, dove l’arte diventa vita e la finzione si fa rivelazione, dove davanti ai protagonisti, che vivono in permanenza sospesi su una soglia tra il desiderio e il dovere, tra il sé e l’altro, tra la luce e l’ombra, non esistono certezze, ma ombre, nebbie, specchi che a volte riflettono con nitidezza, a volte deformano la realtà. Non approdi sicuri, ma inquietudini fertili.

La scena teatrale si fa così specchio della condizione umana: fragile, mutevole, profondamente vera. Opere, balletti e concerti che coinvolgeranno tutte le maestranze e gli artisti della Fondazione: l’Orchestra, il Coro, il Coro di voci bianche, il Corpo di ballo e i laboratori scenografici. Titoli di grande repertorio, nuovi allestimenti, riletture visionarie, coproduzioni internazionali e un percorso artistico e simbolico che esplora le soglie dell’esistenza: tra luce e ombra, realtà e immaginazione, destino e desiderio.

Ad inaugurare il programma della stagione opere e balletti sarà il 21 novembre il dittico Aleko – Pagliacci di Sergej Rachmaninov e Ruggero Leoncavallo: sul podio Francesco Lanzillotta, regia di Silvia Paoli. Il 4 dicembre sarà la volta del Gattopardo di Luchino Visconti, musiche originali di Nino Rota, a aprire la stagione dei concerti con la proiezione ed esecuzione dal vivo della colonna sonora: sul podio Timothy Brock. Tra le novità, anche quattro nuove coreografie per la danza Il lago dei cigni, Don Quichotte, Caravaggio e La bella addormentata, con il Corpo di ballo diretto da Jean- Sébastien Colau Ètoiles ospiti Andrea Sarri e Maia Makhateli. Fulcro emotivo della stagione sono le protagoniste femminili: da Zemfira a Nedda, da Gilda a Didone, da Aida ad Amneris, fino a Semiramide. Figure sospese tra desiderio e condanna, tra purezza e ribellione, tra amore e rinuncia.

La stagione esplora il potere drammatico delle loro storie, spesso segnate da esclusione, forza e sacrificio, e lo fa in dialogo con le grandi questioni del nostro tempo, a partire dalla lotta contro la violenza di genere e per i diritti dell’infanzia e dell’adolescenza. “La stagione 2025-26 del Teatro Massimo – sottolinea Lagalla è un viaggio profondo nell’animo umano, tra sogni, inquietudini e trasformazioni. “Anime in bilico, oltre i confini” è un titolo che racconta la complessità del nostro tempo, intrecciando bellezza, fragilità e verità. Il Teatro Massimo si conferma non solo luogo di cultura e eccellenza artistica, ma spazio vivo di riflessione e dialogo con la società. Ringrazio il Sovrintendente Marco Betta e il Direttore artistico Alvise Casellati per aver costruito una stagione che dà voce alle emozioni e ai conflitti più autentici, in una visione inclusiva e coraggiosa. È una proposta che parla ai giovani, affronta con sensibilità temi cruciali come la condizione femminile e i diritti dei più fragili, e valorizza il talento di tutte le maestranze della Fondazione, a cui rivolgo il mio ringraziamento per l’impegno profuso. Palermo, grazie al suo Teatro, si proietta ancora una volta sul panorama culturale internazionale con forza e identità”. 

Per il sovrintendente Betta “questa stagione è pensata come una soglia da attraversare, un luogo liminale dove arte e vita si riflettono, dove i confini sfumano e il teatro diventa luogo di trasformazione. Il titolo, Anime in bilico, oltre i confini, non è solo un’immagine evocativa, ma la chiave di lettura di ogni titolo in programma: opere e balletti che interrogano il presente attraverso figure sospese, fragili, potenti. Ringrazio tutti i lavoratori, gli artisti e lo staff per la loro professionalità e dedizione; ringrazio il sindaco Roberto Lagalla e il presidente della Regione Siciliana Renato Schifani che sostengono le Istituzioni culturali in Sicilia e sono vicini al Teatro con passione e cura; grazie al Ministero della Cultura che insieme al Comune di Palermo e alla Regione Siciliana garantisce un impegno costante a sostegno dell’arte e della cultura. Grazie al lavoro prezioso del Consiglio di Indirizzo e del Collegio dei Revisori ed un grazie riconoscente al pubblico che con il suo amore e la sua passione rende vivo il sogno del teatro”.

“La stagione 2025/26 è un invito a restare in ascolto dell’inquietudine, – aggiunge il direttore artistico Alvise Casellati ad attraversare le zone grigie dell’esistenza, a immergerci in un teatro in cui la realtà si contamina con l’immaginazione e si rifrange in mille sfaccettature. Le anime in bilico che incontriamo non sono eroi tradizionali, ma figure fragili, contraddittorie, profondamente umane che si spingono nella loro evoluzione oltre i confini: più che risposte, troveremo domande. In quelle domande, il battito vivo del teatro”, conclude.

-Foto col3/Italpress-
(ITALPRESS).

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