La solidarietà della Lega Giovani Ticino contro le querele di Salis ai giovani leghisti monzesi

"I metodi intimidatori di questa sinistra capitana dalla famiglia Salis ricordano non poco quel fascismo che gli stessi esponenti della sinistra si fregiano di combattere". TN sta coi ragazzi del Carroccio. TN sta dalla parte della legalità in un modo che va alla rovescia

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In risposta alle accuse di querela mosse da Roberto Salis, padre dell’eurodeputata Ilaria Salis, nei confronti di un gruppo di ragazzi della Lega Giovani Monza che hanno manifestato liberamente dissenso nei confronti della neo eletta eurodeputata, la Lega Giovani Ticino esprime la propria solidarietà. I giovani militanti della Lega Giovani Monza sono stati accusati di diffamazione per aver srotolato uno striscione davanti all’abitazione di Salis a Monza per contestare le sue affermazioni ed azioni della neo eletta europarlamentare di AVIS in merito alla sua sospetta occupazione di case popolari.

Christian Colombo, coordinatore della Lega Giovani Ticino, ha dichiarato: “I metodi intimidatori di questa sinistra capitana dalla famiglia Salis ricordano non poco quel fascismo che gli stessi esponenti della sinistra si fregiano di combattere. Alle intimidazioni di Roberto Salis rispondiamo che, a differenza dell’occupazione abusiva, l’espressione del proprio dissenso è e rimane un diritto in questo paese. La sinistra sta gradualmente legittimando la violenza come mezzo per fare politica, e questo dovrebbe preoccuparci”.

La Lega Giovani Ticino si schiera con sempre per la libertà di manifestare e contro ogni forma di intimidazione e violenza, ribadendo l’importanza del diritto di esprimere il proprio dissenso in maniera pacifica e legittima.

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