Riceviamo & Pubblichiamo da Sinistra Italia, Rifondazione Comunista, PCI e Articolo 1 MDP – “Maroni ha indetto un referendum che non avrà nessuna conseguenza concreta, qualunque sia l’esito della votazione dato che: – A differenza dei normali referendum, non può decidere nulla su quanto viene messo al voto – Data la genericità del quesito non può neppure esprimere un chiaro mandato politico. In compenso per questo referendum si spendono fra i 30 e i 50 milioni di euro sottratti ai contribuenti della Regione che, invece, andavano spesi per una migliore risposta ai bisogni ed alle emergenze sociali della Lombardia.
Questo “referendum” serve solo alla Lega per rilanciare la sua immagine politica in vista delle prossime elezioni, sperperando per scopi di partito i soldi dei lombardi. Infatti in tutti gli anni del suo mandato Maroni non ha mai veramente affrontato questo tema con il governo di turno ma lo rispolvera ora per cercare di aumentare il suo consenso personale e quello della Lega. La regione Lombardia prima con Formigoni e poi con Maroni è stata più volte travolta da scandali in particolare nel settore della sanità, e se guardiamo a livello nazionale vediamo che proprio il livello istituzionale regionale è stato quello che ha evidenziato il maggior numero di scandali e ruberie, oltre a favorire interessi e profitti privati a scapito dell’interesse pubblico. Fatti come questi evidenziano la pericolosità di dare, sulla questione dell’autonomia, un mandato in bianco ai presidenti delle regioni.
Infine dietro a questo referendum rimane la concezione di destra della Lega che vorrebbe cancellare quei principi di solidarietà e di ridistribuzione delle risorse che sono alla base della nostra Costituzione, ed il diritto di ogni cittadino italiano di godere degli stessi diritti e servizi sociali in ogni parte del paese, l’idea di una frattura del paese che non porterebbe ad una “indipendenza” ma alla subordinazione economica e politica del nord Italia alla Germania. Per questa ragione il modo migliore per combattere e sconfiggere questo referendum inutile, costoso e nocivo è quello di NON VOTARE e per chi volesse andare a votare di annullare la scheda o VOTARE NO. È grave che il Movimento 5 Stelle e i sindaci PD capitanati da Gori, prossimo candidato a presidente della regione, si siano espressi per il si, mettendo in luce non solo i contenuti reali delle loro linee politiche ma anche la grande dose di opportunismo di queste forze politiche che evidenziano, con questa scelta, la loro sudditanza ai contenuti ed ai valori della destra”.