MAGENTA – “Violenza verbale, indifferenza, finanche odio. Questi sono i sentimenti che leggo in queste ore in alcuni commenti apparsi sui social a seguito della notizia della morte di un ragazzo di vent’anni, le cui cause sono ancora da stabilire, ospite del CAS Vincenziana. Credo che la morte di un ragazzo cosรฌ giovane, come qualunque morte, vada rispettata, soprattutto quando una vita viene improvvisamente spezzata nel fiore degli anni. Assistiamo purtroppo sempre piรน di frequente all‘aumento di fenomeni di violenza sotto molteplici forme, verbali e non, in contesti sempre piรน ampi e diversi. Questo รจ un aspetto su cui, a mio parere, tutte le agenzie educative, dalla famiglia, alla scuola, alle istituzioni, sono chiamate a riflettere e a confrontarsi. Abbiamo il dovere e il diritto di vivere in una societร umana, la cui costruzione non puรฒ essere demandata al singolo, ma alla collettivitร tutta”.
Netta e quanto mai giusta, la presa di posizione del Sindaco Chiara Calati rispetto alla vicenda del giovane Souleman, arrivato dal Benin e morto a soli 20 anni l’altro giorno per un arresto cardiaco, presso la Casa Vincenziana, dove era ospite da poco piรน di un anno.
Purtroppo, i commenti in rete dei fenomeni di FB, non hanno fatto vivere una bella pagina alla nostra cittร . Tanto che oggi anche il quotidiano Milano Today ha posto l’accento sui commenti beceri che si sono moltiplicati sul popolare social network, per la veritร , perรฒ, giunti dai soliti ‘leoni da tastiera’ che amano distinguersi in questa gara d’imbecillitร .
Ancor piรน importanti pertanto le parole del primo cittadino a ricordare la vera immagine di Magenta che รจ quella di una cittร solidale e dove il mondo dell’associazionismo e del volontariato รจ sempre stato il vero valore aggiunto. Il tutto in attesa che le indagini facciano il loro corso e chi ha scritto certe cose risponda personalmente davanti alle autoritร preposte assumendosi le responsabilitร del caso.
F.V.