ย Lo avevo promesso nel primo articolo ed ora รจ arrivato il momento per parlare seriamente di INCI dei cosmetici che acquistiamo e cercherรฒ di farlo nel modo piรน semplice possibile, spero.
Perchรฉ parlare di INCI? Semplicemente perchรฉ per una scelta veramente consapevole sarebbe bene imparare a leggere lโetichetta dei prodotti di bellezza per capire cosa spalmarci addosso oppure no.
LโINCI (International Nomenclature of Cosmetic Ingredients) รจ semplicemente lโelenco degli ingredienti contenuti in qualsiasi cosmetico e deve essere necessariamente presente in etichetta o sullโimballaggio, come nel caso dei rossetti, al fine di identificare in modo univoco (in UE ed in molti altri stati, tra cui gli USA) le sostanze in esso contenute.
Gli ingredienti sono riportati in ordine decrescente di peso, pertanto al primo posto si troverร lโingrediente presente in quantitร maggiore, mentre agli ultimi posti gli ingredienti contenuti in percentuale minore allโinterno del prodotto.
Per legge i nomi degli ingredienti contenuti nei cosmetici devono rispettare una precisa nomenclatura: saranno infatti riportate in inglese le sostanze chimiche di sintesi (compresi i derivati vegetali che hanno subito una trasformazione chimica) ed in latino gli ingredienti presenti nella farmacopea (ed i derivati vegetali non modificati chimicamente).
Tradotto: le sostanze elencate in etichetta in latino non hanno subito alcuna trasformazione chimica, tutte le altre indicate in inglese sono invece create artificialmente dallโuomo.
I coloranti artificiali, ovviamente di origine chimica (di solito riportati verso la fine dellโINCI), sono invece contrassegnati con codici numerici, utilizzando la lista internazionale โColor Indexโ, ossia con la sigla โCIโ seguita da una serie numerica composta da 5 cifre. E sono potenzialmente causa di allergia.
I composti odoranti e aromatizzanti e le loro materie prime (che servono a profumare il prodotto) sono generalmente indicati con il termine generico di โparfumโ o โaromaโ.
Alcuni di essi sono perรฒ soggetti per legge a particolari limitazioni, perchรฉ riconosciuti come allergeni (ossia fonte di possibili allergie) e devono essere citati per esteso (es. limonene, coumarin) per allertare le persone potenzialmente allergiche al momento dellโacquisto.
Detto questo, per imparare a leggere e soprattutto a comprendere lโINCI dei cosmetici ci vengono in soccorso alcuni (pochi a dire il vero) siti attendibili.
Primo su tutti, il sito (e forum associato) EcoBioControl che contiene il Nuovo BioDizionario creato dal chimico ribelle Fabrizio Zago, che da quasi 20 anni rappresenta il riferimento italiano per gli ingredienti cosmetici, classificati in relazione ai vari fattori (biodegradabilitร , tossicitร per lโuomo, tossicitร acquatica, origine animale, ect..), con oltre 17.500 sostanze esaminate e validate da un Comitato Scientifico, inserite tenendo conto dei disturbatori endocrini e dei principali allergizzanti.
EcoBioControl si presenta come strumento unico, ossia come il piรน completo, originale, competente, indipendente nonchรฉ scientificamente corretto database delle materie prime cosmetiche e si avvale della collaborazione di Skineco, lโassociazione internazionale di ecodermatologia che si prefigge lโobiettivo di incentivare lโuso di sostanze che facciano bene alla pelle e non danneggino lโambiente.
Da notare che Zago non opera da solo, ma รจ supportato da una squadra di tutto rispetto dal solido valore scientifico, composta da Valeria (cosmesi), Antonio e Francesca (prodotti chimici), Alberto (detergenti), Marta (cosmetici), Carlo (Direttore tecnico), Giulia (per gli aspetti alimentari), ai quali si affianca il laboratorio per la misura delle performance dei prodotti con Tommaso, Jenny, Jennifer e Vanessa, nonchรจ Diana e Chiara per gli aspetti di coordinamento ed amministrativi.
Il tutto ottimizzato da una recente App gratuita, disponibile con il nome di EcoBioControl per Ios e Android, che permette la ricerca del singolo ingrediente cosmetico e dellโintera formulazione.
Per ogni singola sostanza individuata attraverso la ricerca singola sono riportati i seguenti dati: Note che hanno portato alla classificazione della sostanza (es. si tratta di una sostanza che ha delle restrizioni per legge in termini di utilizzo), Numero CAS, che identifica la sostanza, Numero EINECS, che corrisponde allโinventario europeo delle sostanze, Descrizione, ossia nome chimico della sostanza, Funzione, quindi il tipo di sostanza (ad esempio umettante, stabilizzatore, ect), Restrizioni normative, ergo il riferimento normativo al Regolamento europeo sui cosmetici.
LโApp EcoBioControl permette inoltre attraverso un programma OCR installato su smartphone di inserire lโintera formulazione di un cosmetico semplicemente fotografando lโetichetta e lโINCI, comodo no?
Tra lโaltro, per leggere maggiori dettagli sulla modalitร di funzionamento della App, รจ disponibile un recentissimo articolo sul Magazine di EcoBioControl, meglio di cosรฌ non รจ proprio possibile.
Andando invece ai contenuti, il BioDizionario propone per ciascun ingrediente una classificazione espressa utilizzando i semafori: due verdi indicano una sostanza di derivazione vegetale sicura (= โvai che va beneโ), un verde indica una sostanza ecocompatibile (=โaccettabileโ), un giallo segnala che ci potrebbero essere delle limitazioni (=โci potrebbero essere dei problemi ma, tutto sommato si puรฒ chiudere un occhio soprattutto se il componente รจ alla fine degli ingredientiโ), un rosso indica una sostanza a grande impatto ambientale, da evitare (โqualche problema, se ne sconsiglia lโuso a meno che sia il solo componente in rosso o che sia presente in misura minore (cioรจ elencato alla fine della lista INCI)โ), un rosso rosso indica in assoluto una sostanza inaccettabile.
Per utilizzarlo al meglio รจ necessario avere una certa dimestichezza con questo tipo di approccio, cosa possibilissima anche per il consumatore medio come sono io d’altronde (visto che ho fatto tuttโaltro percorso di studi), tanto piรน che รจ possibile consultare la sezione forum di EcoBioControl dove Zago (e gli utenti piรน bravi) in persona risponde ai vari quesiti posti.
Secondo in ordine di importanza per la verifica degli INCI รจ il forum Saicosatispalmi, contenente un database di prodotti cosmetici abbinato ad un sistema di classificazione molto simile a quello del Biodizionario. Tra lโaltro รจ in atto un importante intervento di aggiornamento dei prodotti cosmetici al Nuovo BioDizionario in linea con le indicazioni di EcoBioControl.
Per utilizzarlo รจ possibile consultare la legenda redatta da Barbara Righini (la founder che รจ anche membro del Comitato scientifico di EcoBioControl): Pallino rosso significa che la sostanza puรฒ essere una o piรน delle seguenti cose: non รจ biodegradabile e quindi inquina, inquina perchรจ ittiotossica, si tratta di una pianta in via di estinzione, si tratta di sostanza aggressiva/irritante/allergizzante per pelle o mucose, si tratta di sostanza derivante da animale quando questo ne comporti lโuccisione. Pallino verde significa il contrario delle affermazioni di cui sopra. In entrambe le categorie possono esserci sostanze chimiche, ovvero โtrasformateโ in laboratorio. โMa alla fine bisogna valutare lโinsieme, ovvero una formulazione puรฒ anche essere del tutto verde, ma se contiene mille piante, magari diventa a rischio allergizzante. Se รจ fatta male, non sarร ugualmente efficace. Insomma ci sono piรน livelli di lettura, e il biodizionario รจ solamente lโinizioโ.
Interessante anche il forum di Lola, seppur piรน orientato allo spignatto (la realizzazione di cosmetici in casa per proprio uso personale), dove รจ possibile consultare la sezione dedicata ai cosmetici in commercio.
Mentre per approfondire gli aspetti di ecodermatologia e quindi di compatibilitร delle sostanze e dei principi attivi contenuti nei cosmetici sia alla nostra pelle che allโambiente il riferimento chiave รจ proprio il sito di Skineco.
Al di fuori di questi punti di riferimento, vi sconsiglio tutto il resto perchรฉ semplicemente non attendibile e fonte di incredibile confusione.
Cristina Garavaglia