ABBIATEGRASSO – Con la ripresa dell’emergenza Covid, speriamo TUTTI non nella misura e con le modalità con cui è esplosa a marzo, la brillante idea dell’imprenditore abbiatense Riccardo Volpato di ‘riconvertire parzialmente’ e proporre al mercato delle mascherine potrà risultare ancora più utile.
«Abbiamo cominciato ad elaborare l’idea che ci era venuta quando eravamo costretti a rimanere in casa nel maggio scorso, quando ci fu concesso di riprendere dell’attività – racconta Riccardo Volpato – e abbiamo iniziato a pensarci. Vista la specificità della nostra azienda non abbiamo puntato a fare delle mascherine in tessuto bensì utilizzando le materie prime del nostro lavoro. Così è nata questa mascherina che è sostanzialmente costituita da tre parti: le due portanti realizzate con materiale anallergico, ecologico, regolarmente certificato, e la terza con un tessuto non tessuto di triplo spessore, in poliestere altrettanto certificato».
La cosiddetta ‘mascherina abbiatense’ è una mascherina riutilizzabile per la
protezione facciale del naso e della bocca a fini igienico ambientali, ad uso esclusivo della collettività, di tipo individuale, ad uso generico, con filtri intercambiabili in TNT.
Una mascherina per la protezione facciale in materiale medicale, biocompatibile e certificato ISO 10993; è lavabile, igienizzabile ed ecologica, morbida ed ergonomica per adattarsi e aderire perfettamente alla forma del viso di chi la indossa.
La mascherina si può utilizzare in tutti quei luoghi dove non viene richiesto un presidio medico. Si può utilizzare per andare al supermercato, al centro commerciale, in ufficio, al parco, per svolgere passeggiate a piedi o attività non impegnative all’aperto, in bicicletta, per la sicurezza personale o mentre si fà hobbistica. E’ un’ottima protezione contro il vento, le gocce, le polveri e in
tante altre occasioni dove non viene richiesto un dispositivo medico
DM o DPI.
Niente altro da aggiungere. Davvero una buona idea, frutto dell’ingegno tradizionalmente abbiatense. Un prodotto ‘made in Bià’.