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La maggioranza dei turbighesi non vuole sentir parlare di migranti

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Potrebbe contenere informazioni obsolete o visioni da contestualizzare rispetto alla data di pubblicazione.

TURBIGO – L’Amministrazione Comunale aveva invitato la popolazione a parlare della grande migrazione in atto che ha riflessi anche sul Castanese-Legnanese (Altomilanese).
Il 30 maggio 2017 i turbighesi presenti nella Sala delle Vetrate non hanno avuto dubbi a far sentire la propria voce contro il ‘Protocollo’ che il Prefetto aveva chiesto il Sindaco a firmare (operazione diniegata), una firma che avrebbe portato in paese 22 migranti, più o meno economici che dir si voglia, ma che nessuno ha voglia né di conoscere, né di ospitare. Il Prefetto, comunque, nonostante sia un semplice funzionario, potrebbe andare contro la volontà del Sindaco e della maggioranza del paese, instaurando contatti direttamente con i privati disposti a ospitare migranti alle tariffe note
La serata è stata aperta dal sindaco Christian Garavaglia che ha enumerato i punti che lo hanno portato a diniegare la firma del protocollo: 1 – vergognoso business economico; 2 – parte dei migranti non proviene dalle zone di guerra, quindi sono clandestini.
Ha aggiunto che tutto iniziò con la sortita per prefetto di ospitare 300 migranti nella caserma Cadorna di Legnano, poi il discorso si è allargato ai paesi del circondario. Nel Castanese-Legnanese, composto da 21 paesi, inizialmente erano contrari solamente 3 sindaci (Turbigo, Parabiago, Nerviano), oggi il numero è più che raddoppiato.
I NUMERI – Nel Castanese-Legnanese sono previsti 708 migranti, 5082 nell’intera provincia di Milano che fatti i dovuti conti, dal 1° giugno 2017 al 31 dicembre 2018 (periodo preso in considerazione dal protocollo) verrebbero a costare più di 100 milioni di euro. Dopo i ‘numeri’, la serata è proseguita con la proiezione di un video di 8 minuti – del famoso ragazzo che ha denunciato l’andazzo in Tv – nel quale si documenta come le Ong siano una sorta di ‘taxi del mare’.
Dopo il sindaco sono intervenuti alcuni consiglieri di minoranza che hanno cercato di contestare la posizione presa dall’Amministrazione comunale, ma non hanno trovato nell’assemblea il necessario supporto, al punto di essere stati alcuni zittiti, altri hanno addirittura abbandonato la sala.

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