Straordinaria impresa del 17enne, protagonista del docufilm realizzato dal padre Riccardo e recentemente proiettato a Robecco
CASSINETTA – Se non è una favola poco ci manca: quella di Simone Barlaam, 17 anni, è una sorta di saga epica che affonda le sue radici nella fatica, nell’impegno, nella fede incrollabile delle proprie capacità e nella volontà di superare anche le limitazioni che il corpo vorrebbe importi.
Simone Barlaam è stato protagonista delle otto medaglie in una notte, ventuno medaglie complessive in tre giorni di gara: nel medagliere dei Mondiali di nuoto paralimpico a Città del Messico, l’Italia è seconda solo alla Cina.
Dieci ori, sei argenti e cinque bronzi finora in una spedizione indimenticabile. In Messico, nella notte italiana dell’altro ieri, gli azzurri del nuoto hanno davvero regalato spettacolo mettendosi al collo, come detto, otto medaglie, che si aggiungono alle otto del primo giorno ed alle cinque del secondo. In tema di varesini, hanno portato a casa delle soddisfazioni straordinarie i due atleti della Polha, Federico Morlacchi e Simone. La finale dei 100 stile libero S9 li ha visti gareggiare vicini, Simone in corsia 4 e Federico in corsia 2: oro a Simone, con record europeo, bronzo a Federico, alla quarta medaglia personale del suo mondiale. 56”09 il tempo di Barlaam in finale, che gli ha permesso di battere dunque il record continentale al termine di una gara comandata fin dalle prime battute.
Nella prima finale del pomeriggio, invece, Morlacchi si era infatti messo al collo la medaglia d’oro nei 200 misti S9-S10: una gara nuotata costantemente in rimonta, che gli ha regalato la grande soddisfazione dell’oro.
Simone è uno dei protagonisti di Pesci Combattenti, il docu-film realizzato da papà Riccardo (giornalista e firma del Sole 24 Ore) e proiettato di recente al cinema Agora di Robecco, su iniziativa del campione robecchese delle due ruote (e consigliere comunale) Andrea Noè.
Che dire, Simone è stato straordinario. Ma il sogno non finisce qui, all’orizzonte ci sono cinque cerchi. E le Olimpiadi del 2020.