MAGENTA – E’ l’argomento numero uno e non potrebbe che essere così vista la piega che ha preso la situazione. Stamani abbiamo portato nostra figlia alla giornata di ritiro in vista della prima comunione. Nell’atrio dell’istituto delle Madri Canossiane, dove si sono radunati i bambini e le bambine della Parrocchia della San Martino, tra i genitori non si parla che di questo. C’è chi è preoccupato, chi cerca di sdrammatizzare ma sotto sotto è pensieroso, c’è che si chiede se il parroco non avesse fatto bene, ad evitare questo piccolo assembramento. Visto che in altri comuni, ci si è già adoperati per ridurre al massimo i momenti di contatto generale, a meno che non si tratti di situazioni improcrastinabili per il momento (vedi le lezioni scolastiche).
Chissà, allarmismo o che cos’altro?.Di fatto la paura è strisciante ed è un po’ ovunque. Giro tra le farmacie del centro città, già da ieri amuchina introvabile. Scorte terminate. Idem dicasi in alcuni centri commerciali dove si vendono prodotti sanitari e per la casa. La gente ha paura. Scenario emblematico stamani alla Farmacia Comunale di Corbetta. Decine di persone che chiedono mascherine e prodotti disinfettanti. I farmacisti ridono e cercano di sdrammatizzare. “Vorrà dire che metteremo anche noi la mascherina….”.
Andrà avanti così ancora per un po’? I dati non sono affatto confortanti e, con tutta probabilità, saremo destinati nei prossimi giorni a confrontarci con un allarmismo ancora crescente, vista la crescita dei contagi. Senso di responsabilità e ragionevolezza sicuramente potranno esserci d’aiuto. Sperando che bastino.
F.V.
