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La dittatura della salamella. Di Massimo Moletti

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Attenzione: questo articolo fa parte dell'archivio di Ticino Notizie.

Potrebbe contenere informazioni obsolete o visioni da contestualizzare rispetto alla data di pubblicazione.

Dopo questi giorni di Festa Pasquale si alzi in piedi chi non ha fatto aria in ogni direzione magari non avendo digerito perchรฉ ha abusato e esagerato con cibo, gelati, grigliate e ogni forma di commestibile sostanza …
Molti avranno anche bevuto assai e magari non avranno neanche pulito il tavolo per la pesantezza e il sonno arretrato …

Gli imbucati o gambe sotto il tavolo senza far fatica si sono leccati le dita e il naso magari arrivando a mani lunghe e stomaco vuoto volendo fare effetto cammello scorte …

Gli italiani nei giorni di Festa sembra debbano fare il pasto del condannato a morte subendo l’auto incensazione di cuochi provetti convinti di essere stellati solo perchรฉ sanno maneggiare una griglia con cresta …

Cresta???? si perchรฉ chi organizza fa pure la spesa e il resto manca sempre o va nella inesistente cassa comune per i poveri salamellari dispersi nei supermercati …

La gita fuori porta o fuori porca o specialmente una abbinata di fattori porta con sรจ tutta la nostra italianitร  peggiore …

Un extra comunitario al mio augurio di Buona Pasqua mi rispose basta che mangia e riempie stomaco poi non gliene frega nulla ….

Sembra di ritornare negli anni 50 o 60 dove si aspettava un momento di fesa per eliminare la solita minestra di patate …

Ah, le patate ci sono in versione francese con salsa rossa e maionese si abbinano meglio con la grigliata !

La dittatura della salamella o qualsiasi forma di grigli รจ lampante durante Pasquetta ma ha impadronito la nostra versione di stare insieme …

Non c’e’ evento o sagra dove non ci sia presente la carne di maiale in versione grigliata con o senza pelle ma sempre in piatto o panino …

Un modo per fare cassa semplice e per mettere allegria, il profumo richiama frotte di golosi e assaggiatori versione maxi…

In ogni versione di festa รจ una costante tanto che prima di chiedere cosa mettere o non mettere o chi invitare o non invitare ci si chiede chi fa le salamelle …

L’esperto di carne con amico che gli fa un prezzo buono รจ sempre onnipresente e non molla la paletta della girata magica sul caldo fuoco del sapore …

 

In un paese dove in ogni angolo c’e’ una cultura culinaria e gastronomica sembra fermarsi tutto a un panino con dentro un insaccato fresco fatto sul fuoco…..

Questa omologazione godereccia ha un po’ non solo fatto perdere il senso della festa ma soprattutto portato ogni evento ad un profumo di carne suina arrosto senza piรน fascino e ricerca

La felicitร  e’ di chi si accontenta o fa accontentare e forse รจ l’unico modo per fare festa in un paese che non vuole piรน pesarsi la testa

La solita storia della volpe e l’uva ????? pardon volpe e la salamella che รจ una cosa assai bella basta che non sia sempre quella e non diventi una dittatura ma soprattutto una seconda entrata per dilettanti appassionati di esibizione da finti umili in camice sporco …

W la salamella ma come ogni cosa bella dovrebbe essere non sempre quella in un paese che deve guardare piรน avanti di stella…..

 
Massimo Moletti
 

Questo articolo fa parte dell'archivio di Ticino Notizie e potrebbe risultare obsoleto.

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