Domani Uneba, ente di rappresentanza di circa 550 fondazioni, associazioni e congregazioni religiose operanti in ambito sociale e sociosanitario, celebrerà’ , alla presenza dell’arcivescovo Delpini, il suo congresso triennale dove saranno rinnovate le cariche sociali.
Due temi saranno fondamentali per tutti i presenti:
La riforma del terzo settore, con le sue incertezze a partire dalla abrogazione delle onlus e la problematica concernente le “rette Alzheimer”. Questo secondo tema sta oggi mettendo talmente in difficoltà il settore della assistenza per gli anziani che si è ritenuto di far presentare in congresso una ricerca fatta dal professor Antonio Sebastiano, direttore dell’osservatorio settoriale delle rsa della Liuc business school, sulla presenza di tale difficoltà nelle Rsa lombarde.
A seguire in sintesi i dati più rilevanti:
Il campione è composto da 224 RSA per un totale di oltre 28.000 posti letto, pari al 41% circa di tutti i posti letto delle Regione Lombardia.
Quasi 1 Ente su 2 (44,6%) ha ricevuto richieste di informazioni sulla gratuita del ricovero da parte di famigliari di ospiti già presenti in struttura. SI registrano 48 casi di ospiti che hanno già sospeso il pagamento della retta, chiedendo in svariati casi il rimborso delle rette già pagate,
Il fenomeno è più concentrato negli Enti che presentano un Nucleo Alzheimer accreditato (66,7%),
mentre nei restanti casi sono RSA prive di nucleo Alzheimer.
Al quadro descritto, si aggiungono ulteriori 93 casi, distribuiti su 65 Enti, di ospiti dimessi o deceduti, i cui familiari hanno chiesto il rimborso delle rette pagate.
In questo secondo scenario, decisamente più critico, prevalgono le richieste avanzate con azione giudiziaria, che interessa circa il 57% delle complessive richieste di risarcimento.
Proporzionando i dati al totale delle Rsa lombarde Uneba ritiene che sia lecito prevedere, già ad oggi, la presenza di oltre 300 casi di problematicità con le cd “rette Alzheimer “.