― pubblicità ―

Dall'archivio:

‘La Croce di Malto’ di Trecate ottiene la ‘Chiocciola’: i complimenti del Comune

+ Segui Ticino Notizie

Ricevi le notizie prima di tutti e rimani aggiornato su quello che offre il territorio in cui vivi.

Attenzione: questo articolo fa parte dell'archivio di Ticino Notizie.

Potrebbe contenere informazioni obsolete o visioni da contestualizzare rispetto alla data di pubblicazione.

TRECATE NO – La “Guida alle birre d’Italia 2019” di Slow food è ora in tutte le librerie: il birrificio Croce di Malto, un’eccellenza del nostro territorio che ha sede proprio a Trecate, torna ad essere premiato con “La chiocciola”, vedendo così confermato con il massimo riconoscimento conferito dal più organico ed autorevole progetto editoriale sulle birre in Italia.

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

Per ottenere la Chiocciola non basta che la qualità sia alta: oltre a produrre birre buonissime, i burrifici che aspirano a questo riconoscimento devono rivestire un ruolo rilevante nella scena italiana nel momento storico in cui la guida è pubblicata.

Tra i quasi 600 birrifici recensiti (e un totale di oltre 2500 birre descritte), Croce di Malto compare dunque nella rosa dei 27 birrifici italiani insigniti della preziosa “Chiocciola”, e non solo. Nella lista di quelle designate come “Grandi birre” spiccano due referenze della linea classica del birrificio, pur rappresentative di due stili agli antipodi: la chiara secca ed erbacea Hauria, e la scura morbida d’ispirazione belga Magnus. Tra i riconoscimenti alle “Birre Slow”, quelle che secondo gli intenti dei curatori “oltre a essere eccellenti per valore organolettico sono in grado di emozionare, perché raccontano la storia di un territorio, di un birrificio o di un birraio”, ritroviamo la Piedi Neri, la strutturata ed elegante Russian Imperial Stout caratterizzata dall’uso di castagne del novarese e riso nero aromatico.

La prima parte del 2018 si conferma così come un periodo di grande fermento positivo, è davvero il caso di dirlo, per la squadra di Croce di Malto; dal piazzamento del mastro birraio Alessio Selvaggio nella rosa dei 5 migliori italiani (“Birraio dell’Anno” – Firenze, gennaio 2018), ai successi portati a casa nell’àmbito del concorso “Birra dell’Anno” (Rimini – febbraio 2018) che ha visto tre birre (BJ Birra Jazz, Triticum e Vecchia Ramlin) sul podio delle rispettive categorie birrarie. Senza dimenticare la risposta positiva anche all’estero, con l’esempio più recente del Sol Levante, dove l’altra colonna portante del birrificio, Federico Casari, ha raccolto gli apprezzamenti di un pubblico internazionale nella recente trasferta in Giappone.

“Desidero complimentarmi con i mastri birrai Alessio e Federico per l’importante traguardo raggiunto – dichiara l’Assessore al Commercio Caterina Simeone –   e ringraziarli a nome mio e di tutta l’Amministrazione per il duro lavoro su ricerca, tecnica ed espressione del territorio che quotidianamente portano avanti con passione e determinazione.”

Questo articolo fa parte dell'archivio di Ticino Notizie e potrebbe risultare obsoleto.

■ Prima Pagina di Oggi