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La Colombia ‘rigurgita’ l’accordo di pace con le Farc

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Alle elezione dello scorso 11 marzo gli ex guerriglieri prendono solamente lo 0,4%. Entrando in parlamento solo grazie agli accordi del Novembre 2016.
 

Sembrava che gli accordi di pace, tra gli ex guerriglieri marxisti-leninisti-bolivariani delle Farc -Forze Armate Rivoluzionarie della Colombia- ed il governo colombiano, del Novembre 2016, fossero stati un successo. Fine di un conflitto, tutto interno (guerra civile) alla Colombia, durato oltre 50 anni. Farc a cui vengono garantiti, indipendentemente dall’esito elettorale, 10 seggi in parlamento: 5 al Senato, su un totale di 102 membri, e 5 alla Camera dei Rappresentanti, su 166.

Così non è stato. Le forze politiche, sia di destra che di sinistra, ostili agli accordi, hanno trionfato. Il Centro Democratico, partito di destra, guidato da Ivan Duque, è risultato il primo partito. Ottenendo il maggior numero di voti al Senato, il 17%, seguito dal partito social-democratico, PL, col 13%. A seguire, col 12%, il Partito Sociale di Unità Nazionale, dell’attuale presidente, Nobel per la pace (proprio grazie agli accordi di pace colle Farc, del 2016), Juan Manuel Santos. Poi, a pari merito: il partito di destra, Cambio Radical ed il Partito Conservatore.

Queste elezioni sono state molto importanti, poiché il prossimo 27 Maggio si tornerà a votare per eleggere il presidente della Repubblica. Infatti, a questo turno elettorale di marzo, i colombiani hanno partecipato alle primarie per scegliere i candidati di maggio. Per la destra si è imposto Ivan Duque, mentre per la sinistra l’ex sindaco di Bogotà, Gustavo Petro. Altri candidati, alla presidenza, sono risultati: l’ex vice-presidente, German Vargas Lleras; l’ex negoziatore, di pace, Humberto de la Calle; l’ex sindaco di Medellin, Sergio Fajardo e l’ex ministro della Difesa, Juan Carlos Pinzon. Juan Manuel Santos, avendo già svolto due mandati, non potrà ricandidarsi.

Attenti osservatori, internazionali, hanno fatto notare che questi risultati elettorali non sono, poi, così eclatanti ed inaspettati. Infatti, il 2 ottobre del 2016, l’esito del referendum, di ratifica agli accordi colle Farc, diede esito negativo. Il 50,3% dei colombiani, con diritto di voto, bocciò gli accordi di pace. Anche se per soli 65 mila voti…

Marco Crestani

 

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