Figlia d’arte non (solo) nel senso della professione, ma dell’estro. Da alcune settimane, tra via Garibaldi e piazza Liberazione, si è accesa una nuova luce e c’è una nuova vetrina.
Via Santa Crescenzia 4. Qui, a pochi passi dal negozio di sua madre Sabrina Spirolazzi, Gladys Bonaccorsi ha appena aperto la sua Jeanseria. Nome curioso, mondo curioso: jeans sì, ma non solo.
«È una jeanseria, ma anche un po’ boutique», racconta Gladys con un sorriso. «Ci sono capispalla, maglieria, calze colorate… perché quando entri per un jeans, magari vuoi anche un piccolo tocco in più».
E attenzione, qui gli uomini sono ben accetti, anche se… «Non voglio discriminare nessuno, ma le donne comprano per gioia, gli uomini per necessità. È un dato di fatto», scherza Gladys, mentre mostra un paio di jeans con dettagli unici.
Appena entri, il negozio ti cattura: colori, quadri, dettagli che saltano all’occhio. «Molte signore lo guardano e pensano: “È giovanile, non fa per me”. Poi entrano… e scoprono che un paio di jeans può piacere a chiunque, dai 20 ai 100 anni!».
Un esempio? «Mi è capitato che entrassero una signora con sua figlia: sono uscite entrambe con un jeans. Insospettabili clienti, insospettabili gusti… e io cerco di accontentare tutti».
E i brand? «Non ho fatto scelte rigide. Ci saranno nuovi arrivi ogni settimana. Voglio che chi entra trovi sempre qualcosa di nuovo, diverso, sorprendente».
Perché entrare in Jeanseria? «Per vedere il negozio, perché è colorato, bello, e perché riflette me stessa. E poi… diciamolo, chi non dovrebbe avere almeno un paio di jeans nell’armadio?».
Jeanseria non è solo un negozio: è un invito a curiosare, a sperimentare, a sentirsi liberi di scegliere. È il piccolo mondo di Gladys, dove ogni jeans racconta una storia e ogni dettaglio è pensato per sorprendere.
E se sei curioso, fai un salto: chi entra, non esce mai senza un sorriso… e un jeans nuovo!
E in un momento nel quale il commercio (magentino e non solo) vive un momento tutt’altro che facile.. è una buona notizia. In bocca al lupo, Gladys.
F.P.
