Non si sa mai dove le strade di Trex Roads possano incrociare nuovi artisti da conoscere e da farvi conoscere. Questa volta il merito è da imputare al mondo dei Festival americani che con la Primavera iniziano la loro attività.
Ce ne sono davvero tantissimi e tutti con delle line-up incredibili e in location da sogno davvero. Proprio leggendo i nomi degli artisti presenti in questi Festival, magari scopro artisti di cui, ahimè, ignoravo l’esistenza, ma grazie anche a Spotify posso poi approfondire.
E’ successo proprio questo con JD Clayton che sarà protagonista del Festival “Born & Raised” a Pryor, Oklahoma, che si terrà alla fine dell’Estate 2023.
JD viene da Fort Smith, Arkansas e fin da giovane aveva compreso che la musica sarebbe stata la sua vita. Iniziando prima a cantare nella chiesa poi al liceo e quindi all’università.
Proprio negli anni universitari cominciò a coltivare l’idea di diventare un musicista professionista, fondò la sua prima band e decise che voleva saperne di più sul processo di scrittura e produzione musicale.
I suoi week-end non erano con gli amici dell’Università dell’Arkansas, ma prendeva armi e bagagli e si recava regolarmente nella città dove tutti i sogni musicali dei giovani americani cercando di prendere vita: Nashville.
L’incontro decisivo fu con il produttore musicale Thomas Dulin con cui registrò il suo esordio musicale nel 2018 con l’EP Smoke Out the Fire.
Le cose cominciavano a girare e probabilmente Clayton avrà cominciato a sognare di poter riper-correre le strade battute dai suoi idoli musicali: Creedence Clearwater Revival, The Band e Lynyrd Skynyrd su tutti. Uno dei suoi brani Brown Haired Blu Eye Baby raggiunse i 2 milioni di streaming su Spotify, non uno scherzo.
Il destino aveva però in serbo un differente approccio al mondo musicale e l’arrivo del 2020 e del suo carico di problemi fu un segnale abbastanza chiaro.
Clayton si ritrovò a fare il manovale per sbarcare il lunario, mentre non aveva mai abbandonato il sogno di tornare nel mondo della musica. Molti stravolgimenti, come anche l’arrivo del primo figlio, hanno però portato JD Clayton ha studiare maggiormente il modo di produrre e scrivere degli idoli sopra citati, affinando nel frattempo il suo approccio alla musica.
Eccoci quindi arrivati a questo vero e proprio esordio, Long Way From Home, registrato negli studi di registrazione proprio del produttore che gli aveva aperto le porte del musica business, Dulin, i Dulin’s Studio Planetario.
Assieme a lui, Clayton ha cercato di catturare l’essenza di tutto ciò che aveva imparato ascoltando i “grandi”, quella maniera di suonare in studio come fossero live e ha aggiunto la sua innata capacità di scrivere canzoni bellissime e il risultato è davvero sorprendente!
10 canzoni che suonano fresche e originali, storie vere raccontate come ce le stesse cantando se-duto nel suo portico sotto le stelle dell’Arkansas.
Niente impersonale ricerca del successo per piacere alle radio mainstream della sua città adottiva, ma solo un talentuoso giovane cantautore che si racconta in musica, passando per le influenze musicali che lo hanno ispirato.
L’intro acustica con in sottofondo i rumori della natura che tanto lo hanno segnato nell’adolescenza mette in risalto la sua voce calda e intensa, ma è dalla seconda American Millionaire che capia-mo che siamo di fronte ad un disco fuori dal comune. La storia è autobiografica: cercare di farcela nella Nashville che regala opportunità e il sound è un rock del Sud con un groove avvolgente e i cori soul a completare il quadro. Le chitarre nel bridge centrali fanno un lavoro egregio e l’assolo è puro southern.
Beauty Queen è un country acustico, è la storia di una bellezza che una volta incontrata rischia di far sistemare anche un amante della libertà e della strada. Un sound solare e comincia a far capolino l’influenza della musica di John Fogerty e i suoi Creedence.
La title track messa nel centro del disco è un brano splendido di folk country con la slide a ricamare il suono, Clayton apre il suo cuore e canta alla madre le sue insicurezze, le sue lotte per farcela e urla il suo ottimismo: deve farcela, ma gli manca l’abbraccio della famiglia e si sente solo così lontano da casa. Bellissima davvero, la capacità di scrivere belle storie è davvero nelle corde di questo ragazzo.
Heartaches After Heartbreak è un rock del Sud influenzato dal sound che Ronnie Van Zant inventò negli anni ’70 assieme ai suoi Lynyrd Skynyrd: chitarre e voci potenti, cori e testi di amori persi che spezzano il cuore. Altro grande pezzo. Grande pezzo davvero!
La successiva Cotton Candy Clouds cambia rotta e le chitarre intrudono una ballata che sembra uscita da una jam session con una band britannica di rock psichedelico, un po’ Swinging London. Spiazzante certo, ma di certo la canzone coglie nel segno, anche grazie alla voce di Clayton che padroneggia anche questo viaggio sulle sponde rock del Tamigi.
Midnight Special è un pezzo di blues tradizionale, registrato per la prima volta agli inizi del ’900 e poi ripreso da così tanti artisti che se ne perde il conto fra le sabbie del tempo. Clayton che ha ascoltato come vi ho detto tantissimo la musica dei Creedence Clearwater Revival, prende la loro versione del pezzo e la immerge nel suo talento musicale e la sua voce sembra nata per un pezzo così. E’ un ragazzo dannatamente ottimista e lo si legge nei suoi testi, c’è poca malinconia country nelle sue canzoni, am si rifà alla grande in questo classico blues così dannatamente malinconico nel testo, ma dal sound solare e divertente.
Il disco si chiude con un pezzo acustico dal titolo esplicativo Sleepy Night in Nashville, forse il brano più country del lotto, ma sempre con l’ottimismo che caratterizza i testi del buon JD. Dietro le nuvole c’è sempre il sole.
Un lavoro che in maniera semplice e solare, ci mostra il talento di un cantautore che sa raccontare storie e scrivere canzoni splendide. Un artista che avrebbe potuto perdersi dopo essere giocoforza sceso dal treno nel 2020 e invece è tornato con maggiore consapevolezza, maturità e voglia di raccontarsi. Se amate la musica americana influenzata dal sole, dalla brezza sul viso e dalle storie vere, con tante chitarre e cori soul, ecco JD Clayton è l’artista nuovo che stavate cercando.
Viva i Festival musicali americani e le loro line-up da sogno.
Buon ascolto,
Claudio Trezzani by Trex Roads
Nel mio blog troverete la versione inglese di questo articolo.
www.trexroads.altervista.org