Il libro cartaceo, il quotidiano digitale. È la doppia faccia dei consumi degli italiani in fatto di lettura che emerge dal Libro Bianco sulla spesa e sui comportamenti di consumi di beni e servizi culturali in Italia di Impresa Cultura Italia-Confcommercio-swg che tira le fila dei cambiamenti dal pre al post pandemia. Da una parte il numero di chi acquista libri è tornato nel 2023 pressoché ai livelli del 2019, dopo il boom nei mesi pandemici, ma allo stesso tempo si è ridotta la spesa media, da 35 a 30 euro.
A pesare sia l’inflazione, sia l’arrivo di lettori meno assidui e disposti a spendere meno. Dopo una crescita della lettura in digitale, nel 2023 il libro fisico è stata la scelta migliore per il 72% degli italiani. La lettura del libro digitale ha lasciato comunque un 30% di lettori che alterna la lettura in digitale e quella fisica a seconda di esigenze e situazioni. Al contrario, quando si tratta di quotidiani cresce la propensione al digitale: solo il 15% dichiara di leggere abitualmente quotidiani cartacei, poco più di uno su due (54%) li legge anche solo occasionalmente mentre un 46% dice di non farlo mai. Gli italiani si confermano, però, sempre poco disposti a pagare per l’informazione con i siti online gratuiti indicati come la scelta migliore per il 72% degli italiani mentre, mentre solo il 31% utilizza formati da app a pagamento.