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TEL AVIV (ISRAELE) (ITALPRESS) – “Ho molto da dire e lo farò nel prossimo futuro, dopo la serie di consultazioni che terrò oggi. Ma c’è una cosa che si può già dire, e mi scuso in anticipo per aver offuscato la gioia e la sobria visione della realtà: tornare, dopo il 7 ottobre e dopo due anni di dedizione, eroismo e sacrificio, al vecchio concetto di abbandonare la nostra sicurezza agli stranieri e immaginare che qualcun altro farà il lavoro per noi, a slogan politici come ‘due stati’, è così ‘vecchio stile’ e un’occasione persa. I nostri figli saranno costretti a combattere di nuovo a Gaza”. Così il ministro delle Finanze israeliano e leader del partito sionista, Bezalel Smotrich.
“Nella realtà creata dalla pressione internazionale, dalla distruttiva campagna di rapimenti, dall’iniziale riluttanza del primo ministro Netanyahu a occupare Gaza e ad adottare il piano originale di Trump, dall’esercito che tergiversa e dall’incapacità di portare i vertici militari dove vogliamo, dalla coalizione vacillante e dalla naturale stanchezza del personale dopo due anni di guerra: non c’è forse scelta sullo sfondo di tutto questo? È questo il massimo che si può ottenere al momento? Sono domande legittime. Ci consulteremo, considereremo e decideremo. Ma i festeggiamenti di ieri sono semplicemente assurdi“, conclude.
ALTRI 11 MORTI A GAZA
Almeno 11 palestinesi sono stati uccisi dall’alba di oggi in seguito agli attacchi israeliani in diverse zone della Striscia di Gaza. Lo riportano i media palestinesi citando fonti sanitarie all’interno dell’enclave. L’ospedale di Al-Aqsa, a Deir el-Balah, nel centro della Striscia, ha ricevuto sei corpi, mentre altre tre persone sono state uccise in un attacco vicino alla zona umanitaria Al-Mawasi, fuori Khan Younis, nel sud di Gaza. Ieri, secondo le fonti sanitarie, a Gaza sono state uccise 39 persone.
-Foto IPA Agency-
(ITALPRESS).