Ispezioni in allevamento nel Pavese, riscontrate irregolarità

Controlli eseguiti da parte del Nas di Cremona e dell'Ats diPavia. Il titolare rischia la revoca del codice aziendale

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Un allevamento di Giussago, in provincia di Pavia, è stato sottoposto a blocco ufficiale da parte dell’autorità sanitaria a seguito di un’ispezione, avvenuto due giorni fa, da parte dei Carabinieri del Nucleo antisofisticazioni e sanità di Cremona, con il supporto del personale veterinario dell’Agenzia di tutela della salute di Pavia.

La struttura era già nota sia al Nas di Cremona, sia all’Autorità sanitaria locale, per precedenti provvedimenti amministrativi. I controlli sono stati finalizzati alla verifica delle condizioni sanitarie e di benessere degli animali presenti. Non sono emerse evidenze di maltrattamento o abbandono nei confronti di bovini, equini, ovini, avicoli e alcuni cani di razza Bergamasca.

Tuttavia sono state contestate condizioni strutturali e igienico sanitarie inadeguate dei box destinati agli animali. Nel corso delle operazioni, all’interno della letamaia dell’allevamento, sono state rinvenute abbandonate e in stato di decomposizione le carcasse di un cane e di un vitello di circa 3-4 mesi, privo del previsto identificativo auricolare obbligatorio. E’ stata subito attivata una verifica incrociata tra i capi effettivamente presenti in stalla e quelli registrati nella Banca dati nazionale dell’anagrafe zootecnica.

L’esito ha evidenziato gravi non conformità in materia d’identificazione e tracciabilità: sono stati individuati capi dotati di marche auricolari riconducibili ad altri animali, evidenziando una probabile manomissione dei mezzi identificativi. Inoltre sono oggetto di valutazione da parte dell’Ats le condizioni sanitarie di tre cani, al fine di disporre eventuali provvedimenti di tutela. Sull’allevamento verranno effettuati ulteriori accertamenti nei prossimi giorni dall’Ats di Cremona. Il titolare sarà destinatario di sanzioni amministrative per tutte le violazioni riscontrate, la cui gravità potrebbe comportare l’emissione, da parte dell’Autorità sanitaria locale, di un provvedimento di revoca del codice aziendale.

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