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Intervista con Zack Dust : blues dall’anima croata fra il country e la poesia del folk

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A volte le strade della musica indipendente mi portano in posti inattesi e si scoprono artisti dal ta-lento scintillante, con le mie numerose conoscenze inserite nei circuiti musicali americani, ogni set-timana ci sono nuove gemme da scoprire, nuove poesie da cantare, nuove scoperte di cui rendervi partecipi. Ultimamente ho scoperto questo ragazzo che ha un’origine quando più lontana si possa pensare dalla musica che suona e ama (e che anche io adoro). Suona un blues intenso dall’anima molto country e folk, un genere molto americano ma Zack Dust ha origini croate e sta vivendo il suo sogno americano di musicista.
Ha una voce tagliente e incisiva e un modo di suonare la sua acustica che ha molto del tipico can-tastorie country, uno che ascolteresti ore sotto un portico o davanti ad un bel falò.
La sua avventura musicale comincia con una rock band del suo paese natale (Varazdin, Croazia) e sta proseguendo ora come apprezzato artista solista. All’attivo ha due album : The Other Side of the Ocean (2010) e Justice (2013). Sono due dischi che ho apprezzato molto, hanno un suono molto americano, le influenze sono molteplici : dal blues al soul, al country, al rock ma anche al folk. Un artista poliedrico e dal talento notevole, mai banale, ho adorato pezzi come Seize the Day, con la slide e quel sapore western oppure Ramblin’ and Drinkin’ con quell’intro quasi blues-soul ma che poi sfocia in un bel country rock solare e davvero divertente.
Oggi ho la fortuna di averlo con noi e di potermi togliere alcune curiosità (solo alcune ma ne avrei davvero tantissime) perchè oltre che un grande musicista, ha anche una storia interessante. Non capita tutti i giorni di incontrare qualcuno che sta vivendo il famoso sogno americano e che regi-strerà (o sta registrando) il suo nuovo disco assieme ad artisti miti del firmamento country e rock americano.

Ciao Zack, innanzitutto grazie della disponibilità. Iniziamo subito col chiederti di raccontarci un po’ della tua storia. Come è stato attraversare l’Oceano e cambiare vita, diventando “americano”? La differenza immagino sia abissale, soprattutto a livello musicale.

 

Ciao Claudio, è un piacere fare questa intervista con Ticino Notizie.
Beh, non mi sono mai trasferito lì per sempre anche se mi piacerebbe e presto spero lo farò, ma sono stato lì per parecchio tempo. Ho viaggiato molto, andando avanti e indietro, a volte più di una volta all’anno. I miei produttori e la maggior parte dei musicisti con cui ho lavorato sono di Los Angeles, quindi quella è stata la mia base per anni.
Mi piace vivere negli States, soprattutto considerando la musica e quanto si può imparare e migliorare se stessi come scrittore e musicista.
Ci sono molti più concerti, grande musica e, alla fine, più possibilità di suonare e presentare il tuo lavoro alla gente.

Ho ascoltato i tuoi primi due dischi e sono rimasto davvero impressionato dal tuo talento e dalle molteplici influenze che si fondono nel tuo sound. Quali sono gli artisti che hai amato di più e a cui ti sei ispirato? Hai una band fissa che ti segue o scegli di volta in volta?

Grazie, sono così felice che ti piaccia! Il passaparola è importante!
Sono un grande fan dell’outlaw country, cantautori come Willie Nelson, Kris Kristofferson, Waylon Jennings e così via. Kristofferson è uno dei miei compositori preferiti e Hank Williams è la mia Bibbia!
Amo molti generi musicali : bluegrass, blues, rock and roll, funk, se è buona musica mi piace.
Posso essere ispirato da Prince un giorno e da JJ Cale il giorno successivo. Questo è il bello di avere gusti ampi. Non ti devi limitare!
Negli States ho lavorato con molti musicisti diversi, dipendeva da chi era disponibile. Ora ho una band stabile qui in Croazia, ma non so come andrà quando tornerò negli Stati Uniti. Vedremo, sto progettando di suonare molto anche in Europa e la mia attuale band è davvero buona.

 

Mi avevi accennato del tuo nuovo disco. E’ ancora in fase di registrazione o è in uscita? Come si chiamerà? Hai registrato ancora a Los Angeles e con gli stessi musicisti? Ho saputo che nel tuo disco suoneranno Cowboy Eddie Long e Mickey Raphael, com’è stato suonare con delle vere leggende viventi del country americano?

Sì, così eccitato per questo nuovo disco! Non vedo l’ora. Non ho registrato nulla per un paio di anni. Il processo di registrazione ora è terminato, ma l’album deve ancora essere mixato e masterizzato. Sto ancora cercando e decidendo per chi firmare. Non ho un’etichetta al momento. Spero che l’album uscirà entro la fine dell’anno.
Il nome di lavoro è “I Can Still Shine” ma c’è ancora tempo per cambiarlo.
La maggior parte dei musicisti che hanno lavorato a questo disco sono di Nashville. Stacy Michelle ( suona con Kid Rock) vive a Memphis, Sharlotte Gibson e Maxayn Lewis sono di Los Angeles.
E il resto degli artisti viene da Nashville : Eddie Long, Mickey Raphael, Darrell Scott ( con lui abbiamo fatto un duetto per questo disco). Sono tutti musicisti con un talento “fuori dal mondo”, sanno semplicemente farlo e lavorare con loro è stato facile, stimolante ed emozionante! Gli anni di esperienza in strada e in studio con le persone con cui hanno suonato devono avere qualche effetto.

Interview with Zack Dust : Croatian blues between country and folk poetry [english]

 

Al nuovo disco seguirà una tournée americana nei live club? Com’è suonare dal vivo negli Stati Uniti? Io seguo molto la musica indipendente country americana e so bene quanto siano importanti i live e il passaparola, in Europa purtroppo funziona in maniera differente.

Spero di sì, ho fatto molti tour dopo il mio primo disco e abbiamo fatto un sacco di concerti nei club, alcuni sono stati grandi e altri non così grandi, ma è così che va.
Non ho un’etichetta ora o un manager, quindi sarà una sfida di sicuro, ma spero che farò in modo che accada.
La mia parte preferita è suonare concerti dal vivo e suonare negli Stati Uniti è sempre stato divertente, ma tutto il resto intorno era difficile : prenotazioni, viaggi, sopravvivere.
Ma è vero che il passaparola si diffonde velocemente lì e si possono ottenere i fan molto più rapidamente. Questo funziona ancora meglio nel mondo della musica country. Suona, suona, suona! Ogni possibilità che hai devi coglierla!

Hai la famiglia e amici in Croazia? Seguono il tuo sogno americano? In futuro magari farai una tournée europea? Ti piacerebbe? O magari hai già tenuto concerti europei?

Certo che sì. Ho la famiglia qui, così come gli amici. Sono a casa in Croazia in questo momento e come ho detto prima, sto provando con la mia band, preparandomi per i concerti. Mi piacerebbe fare il tour europeo e mi piacerebbe visitare e suonare in Italia! D’altra parte, la Croazia non ha seguito la mia carriera americana, non ho mai avuto alcun sostegno dalla scena musicale croata e dall’industria, credo che non gli sia mai importato.

Ultima domanda, consiglia ai nostri lettori una delle tue canzoni (io ovviamente consiglio di ascol-tarvi entrambi i suoi dischi davvero bellissimi!!!) che ti rappresenta meglio.

Se dovessi consigliare una canzone in questo preciso momento probabilmente sarebbe “Lay Down Your Guns” dal mio primo album. Va bene con la situazione in cui si trova il mondo in questo momento.

Grazie Zack della disponibilità e in bocca al lupo per il tuo disco in uscita (di cui sicuramente vi parlerò presto), speriamo di vederti un giorno nel nostro paese per un bel concerto e conoscerti dal vivo.

 

Buon ascolto,
Claudio Trezzani by Trex Roads

www.trexroads.altervista.org

 

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