Nei mesi di marzo e aprile oltre la metà delle imprese italiane ha fatto uso della CIG-Covid. La cassa integrazione ha riguardato quasi il 40% dei dipendenti del settore privato. È quanto emerge dallo studio ‘Le imprese e i lavoratori in cassa integrazione Covid nei mesi di marzo e aprile’, effettuato dalla Direzione Centrale Studi e Ricerche dell’Inps in collaborazione con la Banca d’Italia, e pubblicato nella sezione del sito Inps ‘Studi e Analisi’.
Ogni impresa in CIG-Covid ha risparmiato circa 1.100 euro per dipendente presente in azienda (a prescindere dall’incidenza dei lavoratori in CIG). Tra le imprese più piccole, che hanno utilizzato prevalentemente la CIG-Covid in deroga, l’importo medio risparmiato grazie alla riduzione dell’orario di lavoro è stato pari a 3.900 euro nel bimestre. Le imprese più grandi del settore dei servizi, che hanno fruito dell’assegno ordinario Covid, hanno risparmiato in media quasi 24.000 euro. Per le imprese della manifattura, che ricorrono prevalentemente alla CIG ordinaria Covid, il risparmio è stato di circa 21.000 euro.
