Incredibile successo di pubblico per Sfera a Legnano. Sul palco anche Lazza e Tedua.

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LEGNANO – Si apre con il boato delle migliaia di ragazzi urlanti l’attesissimo concerto di Sfera Ebbasta, che ha calcato il palco del Rugby Sound Festival di Legnano Giovedì 6 Luglio. L’entusiasmo per quella che è la pop star Italiana più in voga del momento è grandissimo, e alle grida delle giovanissime ammiratrici si mischiano i cori da stadio dei fan della prima ora, arrivati anche da molto lontano.

La data, che era sold out già da pochissime ore dopo l’annuncio, ha visto uno spiegamento eccezionale di forze dell’ordine e di addetti all’accoglienza, impegnati all’interno di un’organizzazione impeccabile sia in fase che di afflusso che di deflusso delle migliaia di spettatori paganti (quasi 50€ per un ingresso). Anche l’allestimento delle aree parcheggio e di ristoro ha funzionato perfettamente, senza che si siano mai verificati ingorghi o code eccessive. Unica pecca da rilevare è l’enorme quantità di rifiuti abbandonati nelle aree circostanti al Parco del Castello dove si è svolta l’esibizione.

La prima bella notizia della serata è che non piove. Era atteso un forte temporale, ma il meteo ha graziato il Rugby Sound anche in questa serata d’Estate e tutto procede per il meglio.

Il concerto inizia e Sfera Ebbasta, al secolo Gionata Boschetti, non si dimentica mai di ribadire le sue umili origini. Sia nei testi delle sue canzoni, sia nei brevi discorsi che tiene tra un pezzo e l’altro, si rivolge alla massa esortandola a “non smettere mai di sognare”.

“Se ce l’ho fatta io, ce la può fare chiunque” è la frase che introduce “Ricchi per sempre”, una delle hit che ha reso Sfera noto al grande pubblico. Ed è proprio dopo che pronuncia questa frase al microfono che si capisce l’effetto polarizzante che questo artista ha sul grande pubblico.

Tra gli applausi di approvazione si sentono infatti i commenti ironici arrivare dalla schiera di genitori in piedi, ai lati della folla in attesa di recuperare i propri figli. C’è chi risponde sarcasticamente: “è proprio vero…”, perché Sfera in effetti non è propriamente un cantante. Non lo è in senso classico quantomeno. Non ha particolari doti vocali e non è sempre intonato. Probabilmente non esercita le corde vocali come altri suoi celebri colleghi.

Sfera Ebbasta Legnano Alessandro De Giuli Ticino Notizie Parabiago Rugby Sound
Alessandro De Giuli © Ticino Notizie

Sfera però fa musica, e con la sua musica lancia messaggi che colpiscono nel profondo di almeno due generazioni. Fa musica in cui scrive testi con il suo stile perfettamente integrato ai ritmi delle basi prodotte dai vari esponenti della “scena trap”. Melodie sempre orecchiabili e coinvolgenti, che sono diventate inni di rabbia e frustrazione giovanile prima e di riscatto sociale poi.

A differenza di quello che qualche genitore un po’ troppo preoccupato avrebbe potuto pensare, i messaggi che Sfera lancia dal palco sono solo positivi. L’importanza dell’amicizia, della famiglia, dell’impegnarsi per ottenere quel che si vuole. Ed è proprio in nome dell’amicizia che lo lega ad alcuni suoi colleghi che durante il concerto succede un po’ di tutto.

Si presentano infatti sul palco, a sorpresa, prima il trapper tedesco Luciano, poi Drefgold, Tedua, Trillionaire e soprattutto un acclamato Lazza. Da “Bon Ton” a “Piove”, fino ai suoi successi personali come “Rockstar”, “Cini”, “Pablo”, Sfera infiamma il pubblico per quasi dure ore.

Sfera Ebbasta Legnano Alessandro De Giuli Ticino Notizie Parabiago Rugby Sound
Alessandro De Giuli © Ticino Notizie

La hit “Happy Birthday” viene cantata da Sfera abbracciato ad un emozionantissimo ragazzo prelevato dal pubblico, che festeggiava il suo compleanno durante la serata. Avviene anche una breve interruzione voluta dal cantante, per permettere ai soccorritori di raggiungere una ragazza che sviene tra la folla.

Il concerto si conclude con “BRNBQ”, una nostalgica rievocazione delle origini popolari di Sfera da Cinisello Balsamo. Scenografie e coreografie annesse incantano l’audience festante che non vuole lasciare il terreno del Parco e continua a chiedere bis. Fino a quando le luci si spengono e i ragazzi tornano verso le macchine dei genitori, già accese e in attesa di ritornare a casa.

Fuori dall’area del concerto altre centinaia di persone hanno assistito e fatto festa da lontano, approfittando del potentissimo impianto audio che diffondeva la musica di Sfera anche per coloro che non sono riusciti ad accaparrarsi un biglietto di ingresso in tempo.

Con la programmazione di quest’anno il Rugby Sound si conferma un appuntamento di assoluta rilevanza nazionale. Sarebbe bello vedere estesa la volontà e la capacità di organizzare questo genere di eventi in altre città della provincia di Milano, da Magenta ad Abbiategrasso. Questi centri, così come Legnano, hanno tutte le potenzialità per elevare l’offerta culturale e di aggregazione sociale, con avvenimenti che porterebbero certamente grandi benefici a tutto il territorio.

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