“È sconvolgente che la vita di due persone possa valere solo sei anni e tre mesi di carcere, questa infatti è la pena definitiva per il nigeriano colpevole nel 2022 di duplice omicidio stradale nel quale persero la vita Daniela Cassina e Gabriella Andreasi. Il ventisettenne era risultato ubriaco, senza patente e assicurazione, inoltre dopo aver tamponato a folle velocità l’auto delle due donne era scappato senza prestare soccorso. Non si può che provare rabbia e indignazione per una sentenza che umilia i familiari delle vittime, voglio per questo esprimere da parte mia piena solidarietà e vicinanza all’amico Massimo Cozzi, marito di Daniela”.
“Oggi in Italia serve più che mai serve una riforma della giustizia per restituire credibilità allo Stato, introducendo pene certe e severe come avrebbe dovuto essere in questo caso eclatante perché la vita di due donne non può valere sei anni di reclusione. E a chi straparla di cittadinanze brevi invito a riflettere su questa tragedia: gli stranieri che vivono nel nostro Paese senza rispettare le leggi, senza dignità morale e che si macchiano di reati devono perdere la cittadinanza, scontare la pena ed essere rimpatriati nel Paese d’origine”.
Così Silvia Scurati, consigliere regionale della Lega, in merito alla notizia della sentenza della Corte di Cassazione che ha ridotto di oltre un anno la condanna al nigeriano colpevole di duplice omicidio stradale a Nerviano nel Milanese.