Gli ultras della curva Sud del Milan hanno utilizzato “sistematica violenza” minando la “percezione di sicurezza” dentro lo “stadio” Meazza di San Siro e il “prestigio” della Lega Calcio Serie A e gettando “discredito” sul club rossonero di “fama internazionale”.
I “gruppo di Lucci” (Luca, il capo ultras ndr) faceva la “cresta” sulle attività interne allo stadio come la vendita di “bevande” e “birre” sugli “spalti” e poco importa se i proventi venissero riutilizzati per la “tifoseria, coreografie, striscioni, cori”. Così il Tribunale di Milano nelle motivazioni della sentenza di condanna a pene fino a 5 anni e 6 mesi di reclusione per Francesco Lucci, il fratello dell’ex capo della Sud, Luca Lucci, Christian Rosiello (4 anni e 20 giorni), l’ex bodyguard di Fedez, e Riccardo Bonissi (e 3 anni e 8 mesi), tutti appartenenti al tifo organizzato rossonero, in uno dei processi celebrati con rito abbreviato la scorsa primavera.
L’inchiesta ‘Doppia Curva’ del pm Paolo Storari, che in un altro procedimento davanti alla gup Rossana Mongiardo (in attesa di motivazioni) ha portato a condanne per 90 anni di carcere, ha accertato l’sistenza di “un’organizzazione criminale” dalla connotazione “violenta” che operava “all’interno degli stadi di calcio”, scrivono le giudici Simi-Da Passano-Managò della sesta sezione penale. Per la società di via Aldo Rossi è innegabile il “danno di immagine” con “un ineluttabile accostamento tra l’associazione per delinquere” e la squadra a causa della “eco mediatica” anche “oltre i confini nazionali”, aggiungono motivando la condanna al pagamento di 40mila euro di provvisionale per il Milan assistito dall’avvocato Enrico De Castiglione.
Il “sodalizio criminale” inoltre ha interferito con le “partecipazioni all’attività sportiva”, concludono, e la “corretta organizzazione del campionato” di calcio a cui è deputata la Lega a cui sono stati riconosciuti 20mila euro di provvisionale con i legali Salvatore Pino e Matias Manco.