SETTIMO MILANESE – “L’incendio di questa mattina nell’impianto di proprieta’ della societa’ Effec2 srl a
Settimo Milanese e’ un episodio critico, ma che non giustifica una lettura che vede Regione Lombardia come nuova terra dei fuochi”.
Lo ha detto l’assessore all’Ambiente e Clima, Raffaele Cattaneo, durante la seduta del Consiglio regionale sul tema dell’indagine conoscitiva su ‘Stoccaggio e traffico illecito di rifiuti in relazione all’aumento dei casi di incendio e con particolare attenzione alla presenza delle organizzazioni criminali nel ciclo dei rifiuti’.
DA ARPA NESSUNA NOTIZIA ALLARMANTE – ” Fin da questa – ha proseguito Cattaneo – sono costantemente in contatto con l’Arpa e al momento non abbiamo ricevuto notizie allarmanti. L’incendio ha interessato rifiuti non pericolosi (carta, legno e materiale plastico). La nostra agenzia per l’ambiente e’ sul posto dalle 7.30 e ha provveduto immediatamente ad installare strumenti di campionamento mobile. Nessuna delle misurazioni ha rilevato al momento la presenza di contaminati”.
I NUMERI DELL’IMPIANTO – L’impianto e’ di proprieta’ della societa’ Effec2 srl, che lo ha acquisito da Ecogroup, autorizzata da Regione Lombardia in regime AIA nel 2007. L’incendio e’ avvenuto in un’area di stoccaggio di rifiuti non pericolosi. L’impianto nel tempo e’ stato sottoposto a 5 visite ispettive ordinarie (l’ultima nel luglio 2017) e non sono mai state riscontrate inottemperanze. Dal punto d vista die codici CER autorizzati ha una capacita’ complessiva di 27.365 tonnellate di cui 5.125 di rifiuti pericolosi e per il resto rifiuti non pericolosi.
FENOMENO DA NON SOTTOVALUTARE – “Questo incendio e’ un fatto che non possiamo sottovalutare – ha sottolineato Cattaneo – perche’ si tratta di un fenomeno che si sta ripetendo con frequenza. Tuttavia, i numeri dell’indagine conoscitiva dicono che i casi che si stanno verificando nella nostra regione sono percentualmente meno significativi di quanto la Regione Lombardia rappresenti nella gestione dei rifiuti a livello
nazionale. Siamo al 5.5% delle infrazioni ambientali e la Lombardia gestisce il 27 per cento del traffico dei rifiuti sul piano nazionale. C’e’ una situazione critica, ma dire che la Lombardia e’ la nuova terra dei fuochi, oggi non e’ suffragato dai fatti. Massima attenzione e nessuno sconto alla criminalita’ che vuole infiltrarsi nella versione dei rifiuti, ma al tempo stesso nessuna lettura allarmistica”.
L’IMPEGNO DI REGIONE – La Regione reagisce con prontezza alle emergenze, pianifica azioni di prevenzione di questi fenomeni in coordinamento con altri Enti, possiede una mappatura geolocalizzata degli impianti rifiuti tramite il sistema CGR web (Catasto Georeferenziato Impianti rifiuti), dell’anagrafe dei
rifiuti tramite l’applicativo ORSO (Osservatorio Rifiuti Sovraregionale), del controllo del trasporto su strada per i
rifiuti transfrontalieri. In tema di mappatura delle aree a rischio, Regione, tramite ARPA, ha in corso modalita’ innovative di sorveglianza territoriale per la ricerca di situazioni potenzialmente connesse con pratiche di gestione illecita dei rifiuti (Savager, uso di immagini satellitari e droni).
IL VERO PUNTO – “La situazione veramente critica oggi non sono gli incendi, ma l’assenza di una norma adeguata sulla gestione dell’end of waste – ha fatto notare l’assessore all’Ambiente – cioe’ su cio’ che smettendo di essere rifiuto puo’ essere riciclato e recuperato. La norma attuale ha peggiorato la situazione. Dagli operatori mi arrivano ogni giorno notizie allarmanti: se non si provvede a livello nazionale con norme adeguate in questo
ambito c’e’ il rischio concreto di una emergenza possibile anche in Lombardia. Se il Governo vuole fare qualcosa, preveda una norma sull’end of waste che oggi e’ il vero punto critico del
tema della gestione dei rifiuti”.