Si è svolta sabato mattina l’inaugurazione della Residenza Sociale Collettiva (RSC) di via Valsesia 1, a Lainate.
Alla cerimonia hanno partecipato Alberto Landonio, sindaco di Lainate, Maria Cecilia Scaldalai, vicesindaca di Lainate e assessora con delega alla socialità per un welfare adeguato e sostenibile, Guido Ciceri, direttore generale di SER.CO.P.– Azienda Speciale dei Comuni del Rhodense per i servizi alla persona e Paolo Oltolina, presidente di SER.CO.P.
“Siamo davvero lieti di poter dare ‘nuova vita’ a questi spazi messi a disposizione della Città e di tutto il territorio del Rhodense dal 2012. Un percorso, condotto grazie a SER.CO.P. e all’assessorato ai servizi alla persona, che ha consentito di beneficiare dei fondi del PNRR per far fare un salto di qualità a queste residenze che si collocano in un luogo strategico per la città. La RSC, infatti, è collocata geograficamente al centro di Lainate e si integra perfettamente con l’offerta sociale e sanitaria della residenza sanitaria per anziani e di quella per disabili, con un occhio di riguardo per il nuovo asilo nido che sta sorgendo proprio a fianco. Un impegno che dà nuovo vigore a questa ‘cittadella della solidarietà posta nel cuore di Lainate”, ha dichiarato Alberto Landonio, sindaco di Lainate.
La RSC è costituita da nove alloggi su due piani, uno spazio comune, una lavanderia comunitaria, una vasta area esterna giardino, un futuro orto sociale a disposizione degli ospiti che vogliono coltivare ortaggi in proprio.
La struttura può ospitare:
– in due alloggi smart domotizzati del gruppo Alloggi per l’Autonomia, 4/6 tra ragazze e ragazzi con disabilità
– in cinque alloggi smart domotizzati, altrettanti nuclei composti da persone anziane ultrasessantacinquenni;
– In due alloggi (denominati Housing First) altrettanti nuclei in condizione di emergenza abitativa e socioeconomica.
Per la conduzione della struttura saranno operativi due tutor abitativi, un custode sociale, due educatori di area disabilità, un operatore sociosanitario/assistente domiciliare.
L’edificio in cui si trova la RSC è stato concesso a titolo gratuito dal Comune di Lainate a SER.CO.P., allo scopo di trasformare gli alloggi presenti in spazi abitativi rivolti a persone che necessitano di una soluzione abitativa a prezzi calmierati o sono in una situazione tale da ricorrere in modo temporaneo ad un alloggio sociale. Le risorse impiegate per il recupero funzionale della struttura provengono dal PNRR e sono riferite a tre misure di investimento: 1.3.1. Housing First, 1.2 Disabilità, 1.1.2 Anziani. La RSC è una struttura inserita nel sistema d’offerta sociale del Comune di Lainate: la gestione conferita a SER.CO.P. garantisce, al tempo stesso, una proiezione territoriale rivolta all’intero Ambito del Rhodense.
“Il Piano Nazionale di Ripresa e Resilienza rappresenta un’occasione di innovazione e rafforzamento delle aree di servizio affidate a SER.CO.P.: minori e famiglie, anziani, persone con disabilità e, in generale, coloro che si trovano a sperimentare una condizione di fragilità, anche temporanea. In tutti questi ambiti, SER.CO.P. e i Comuni soci operano in un’ottica di co-programmazione e co-progettazione”, ha commentato Guido Ciceri, direttore generale di SER.CO.P. “Grazie al finanziamento europeo, nella RSC è stato possibile adottare soluzioni smart che vanno nella direzione dell’autosufficienza, della domiciliarità e dell’inclusione sociale delle persone come la teleassistenza, la riduzione delle barriere architettoniche e la domotica. L’idea intorno a cui ruota il progetto, inoltre, è che ogni persona o nucleo inserito non risulti isolato nel suo problema ma integrato in un’esperienza abitativa che punta all’inclusione e alla socializzazione delle persone, all’integrazione delle prestazioni sociali e al contrasto dell’isolamento attraverso un collegamento con il contesto territoriale e la vita del quartiere”.
La strategia di recupero edilizio e funzionale seguita ha puntato alla realizzazione di un edificio capace di facilitare il livello di indipendenza delle persone residenti, di offrire un miglioramento della qualità della vita e una semplificazione delle attività domestiche quotidiane. In generale, un aumento complessivo del benessere abitativo e una conseguente riduzione dei costi per l’assistenza. Infine, ha consegnato uno spazio abitativo collettivo che grazie ad un piano di investimenti ulteriori, in parte finanziati dallo stesso PNRR, in parte da risorse provenienti da progettazioni collaterali, verrà condotto secondo un modello di gestione residenziale fondato sulla commistione tra prestazioni sociali professionali e welfare di comunità.