MAGENTA – โComโeri vestita?โ. Lei eri vestita da sposa. E con lโabito bianco, simbolo del suo โmatrimonio con la paceโ, per promuovere i valori della fiducia e dellโincontro fra i popoli, aveva deciso di compiere in autostop un viaggio che, attraverso undici paesi teatro di guerra, avrebbe dovuto concludersi a Gerusalemme, dove perรฒ Pippa Bacca non arrivรฒ mai. La giovane artista milanese fu, infatti, uccisa, dopo essere stata violentata, a Gebze, in Turchia, il 31 marzo di dieci anni fa.
A lei, presso Villa Colombo, nel pomeriggio dello scorso sabato, รจ stata dedicata la performance โVeli da sposa: omaggio a Pippa Baccaโ, realizzata dalle associazioni che hanno collaboratoย al successo della mostra itinerante – โWhat were you wearing?โ (contro gli stereotipi che colpevolizzano le vittime degli stupri), promossa dallโUniversitร del Kansas, esposta per la prima volta nel 2013 nellโUniversitร dellโArkansas, e portata in Italia dallโassociazione โLibere Sinergieโ, presieduta da Simona Sforza. Se, allโinterno della Villa, appesi alle vetrate di una grande sala pendevano e โparlavanoโ gli abiti (non i veri, ma verosimili) indossati da donne stuprate, nel giardino, graziati dal timido sole primaverile, con musica, danze, canti e letture, tanti giovani hanno ricordato le tappe del viaggio e il messaggio di Pippa Bacca. Folto il pubblico che ha seguito con emozione le varie esibizioni artistiche, al termine delle quali ha accolto con commozione la straordinaria testimonianza portata da Elena Manzoni (nella foto in alto), madre di Pippa Bacca, intervenuta a sorpresa (davvero increduli, ma felicissimi, gli organizzatori) alla manifestazione in ricordo della figlia.
Franca Galeazzi