Secondo quanto riportato da La Provincia Pavese, nell’Oltrepò Pavese si registra un nuovo aumento della presenza del lupo, con un fenomeno sempre più evidente: gli animali non si limitano più alle zone montane dell’Appennino, ma scendono verso la collina e, in alcuni casi, fino alla pianura.
Il quadro aggiornato arriva dal monitoraggio realizzato dal Dipartimento di Scienze della Terra e dell’Ambiente dell’Università di Pavia, basato su una fitta rete di fototrappole e sui rilievi condotti lungo 39 sentieri nel corso del 2024. Il risultato: circa sessanta esemplari, un numero leggermente superiore a quello stimato nel 2023 (una cinquantina) ma inferiore al picco del 2022, quando si contavano tra 79 e 85 lupi.
La dieta cambia: ora predano soprattutto i cinghiali
Come spiega al giornale il professor Alberto Meriggi, per anni punto di riferimento negli studi sul lupo nell’Appennino Pavese, sta cambiando anche l’alimentazione dei branchi. Se in passato le prede principali erano caprioli e daini, oggi l’animale si nutre prevalentemente di cinghiali. Una trasformazione legata alla peste suina, che ha provocato la morte di molti cinghiali rendendo più semplice per i lupi la ricerca del cibo. La malattia, sottolinea il quotidiano, non è trasmissibile tra specie diverse.
Numeri in evoluzione e branchi in espansione
Le fototrappole hanno registrato un incremento degli avvistamenti:
371 riprese nel 2022
334 nei primi otto mesi del 2023
389 nel 2024
Nel territorio dell’Oltrepò risultano presenti 14 branchi, composti da 2 a 8 esemplari ciascuno. Alcune fototrappole hanno ripreso femmine gravide, ulteriore segnale della vitalità della popolazione locale.
Un areale di quasi 900 km²
Secondo l’analisi pubblicata da La Provincia Pavese, l’areale del lupo nell’Appennino Pavese – calcolato su sei stagioni di monitoraggio – raggiunge gli 887,8 km², con quattro zone a maggiore frequentazione:
L’area montana tra Romagnese, Brallo di Pregola e Menconico
L’area attorno a Monte Chiappo (Santa Margherita Staffora)
La fascia collinare tra Ponte Nizza, Varzi e Val di Nizza
La zona tra Borgoratto Mormorolo e Montalto Pavese
Dove sono oggi i lupi: i dati comune per comune
Ecco la presenza stimata nei principali territori monitorati:
Rovescala: 2
Montalto Pavese: 8
Colli Verdi: 1
Val di Nizza: 3
Pietragavina: 4
Zavattarello: 2
Giardino Alpino di Pietra Corva (Romagnese): 8
Menconico: 8
Negruzzo (Santa Margherita): 3
Dego (Varzi): 5
Cerreto (Valle Ardivestra): 6
Codevilla: 3
Borgo Priolo: 2
Brallo: 4
Uno scenario in rapida evoluzione, che conferma l’espansione del lupo e la sua capacità di adattarsi a territori sempre più diversi, dalla montagna fino alla collina e alla bassa pianura dell’Oltrepò.



















