Il 52 per cento dei lombardi e’ indebitato e addirittura il 36 per cento di questi ha piu’ di un debito. E’ quanto rivelato dallo studio “Kruk: Giornata Senza Debiti”, che l’esperto del debito ha commissionato ad AstraRicerche durante la prima edizione della Giornata senza Debiti, a novembre scorso.
La ricerca esplora, anche in Lombardia, un aspetto dei debiti che dovrebbe essere preso piu’ in considerazione e cioe’ quello psico emotivo. Eppure, lo stato d’animo in una situazione economica complessa e’ fondamentale per risalire la china! Basti pensare a quanto la parola ‘fiducia’ viene detta nel commentare l’andamento dei mercati in finanza. Secondo lo studio che ha fatto un focus sulla regione, anche i cittadini lombardi, in una situazione di debito tendono ad accusare non solo le conseguenze economiche ma soprattutto quelle psico-emotive, aggravate in molti casi dal senso di vergogna che costringe le persone ad isolarsi. Kruk Italia, che da 10 anni opera nel Paese anche nei debiti privati, ritiene che e’ proprio il silenzio il primo limite da superare in una situazione debitoria. Parlarne vuol dire rendersi conto di non essere solo ed e’ il primo passo per agire e cominciare a prendere la situazione in mano. Ma la strada da fare per superare questo tabu’ e’ tanta: seppur il 52 per cento dei lombardi ammette di avere un debito il 44 per cento del campione considera i debiti un tema circondato da silenzio e vergogna e il 36 per cento non riesce a parlarne con gli altri, amici o famigliari, e preferisce tenere per se’ questa “macchia”.
L’indebitato si trova di fronte a varie tipologie di conseguenze, che per il 71 per cento sono, come ci si puo’ aspettare, economiche, ma per ben il 66 per cento sono psicologiche, come l’ansia, le conseguenze sulla salute fisica e mentale e il rischio di isolamento, che, se sommate a quelle sociali come la compromissione dei rapporti con i familiari, superano quelle economiche (86 per cento totale). L’impatto sulle proprie condizioni di vita e’ quindi tangibile su piu’ fronti. Ma quali sono i motivi che spingono i cittadini della Lombardia a contrarre un debito, senza sapere cio’ che questo comportera’?
Tra le principali ragioni per cui si indebitano vede al primo posto, con il 32 per cento, acquisti importanti per i quali non si hanno liquidita’, al secondo posto l’aumento del costo della vita (23 per cento), al terzo posto addirittura un debito contratto per ripagare un altro debito (14 per cento), e, a parimerito, con il 14 per cento, chi si trova costretto ad affrontare i debiti dei famigliari. “Parlare di debiti puo’ essere difficile e spesso le persone non sono nemmeno consapevoli di essere indebitate, basti pensare a chi non sa che la carta di credito e’ a tutti gli effetti una forma di debito, solo che a un mese di distanza dall’acquisto. E non sono neanche consapevoli delle conseguenze, ormai certe, che possono derivare da debiti non pagati, tra cui l’instabilita’ finanziaria, le azioni legali e i problemi di credito a lungo termine. Eppure, proprio parlare e’ il primo passo per trovare una soluzione. In quanto osservatori privilegiati dell’andamento dei debiti, possiamo confermare che i privati che risanano la loro posizione finanziaria non solo possono tornare ad avere accesso ad altri prodotti finanziari, perche’ considerati nuovamente affidabili; ma ritrovano un maggiore benessere psico-emotivo generale”, dichiara Tomasz Kurr, Ceo di Kruk Italia