Immobili: nel primo semestre compravendite calate dell’8,7%

Diminuisce il mercato della prima casa diversamente da quanto accade per la seconda abitazioni. Secondo i dati forniti dal Consiglio Nazionale del Notariato in calo anche mutui e prestiti bancari

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Nel primo semestre del 2023 si è registrato in Italia un calo dell’8,7% delle compravendite di abitazioni (da 303.375 a 277.052) rispetto allo stesso periodo del 2022.

Il numero delle transazioni è diminuito progressivamente nel corso dei mesi, avendo registrato un segnale negativo del 2,7% nel primo bimestre 2023, del 4,8% nel primo trimestre 2023 e del 12% nel secondo trimestre 2023.

Nel primo semestre 2023 le compravendite di prime case tra privati registrano un calo dell’11% mentre quelle di prime case da impresa si attestano a -34,2%.

Al contrario, il mercato delle seconde case tra privati è pressoché stabile rispetto al primo semestre 2022 con una riduzione dell’1,9% mentre si registra un dato negativo dell’11,5% per le compravendite di seconde case da impresa.

Sono i dati pubblicati dal Consiglio Nazionale del Notariato sulla base delle rilevazioni effettuate attraverso i Dati statistici notarili.
Inoltre, per quanto riguarda i mutui, quelli per l’acquisto della casa nei primi sei mesi del 2023 sono diminuiti del 29,5% rispetto allo stesso periodo del 2022.

Nel primo trimestre 2023 la diminuzione dei prestiti bancari è stata pari al 25,9% per accentuarsi nel secondo trimestre con una diminuzione del 32,6%.

Dai dati del Notariato risulta che la riduzione dei mutui concessi è in linea con il calo di capitale erogato che passa da 38,5 miliardi a 26,9 miliardi (-30,1%).

Il capitale medio concesso nei primi sei mesi del 2023 è pressoché in linea al dato del primo semestre 2022 (170.597 euro rispetto a 172.171 euro nel primo semestre 2022).

Analizzando gli scaglioni per “valore del capitale erogato” il dato negativo lo si ha nella fascia 200.000-250.000 euro (-42%) mentre lo scaglione 50.000-100.000 euro così come quello oltre 500.000 euro si riducono per valore entrambi di poco oltre il 20%.

Per quanto riguarda le fasce di età che hanno richiesto e ottenuto un mutuo, la riduzione più importante (-35,9%) è nella classe 66-75 anni di età. La fascia 18-35 anni, che copre il 38,6% del totale dei mutui concessi, vede ridurre nel semestre 2023 il numero di mutui concessi del 28,1%, un dato leggermente inferiore alla riduzione media del numero dei mutui concessi nel semestre (-29,5%).

Per quanto riguarda l’intero 2023, sulla base dello studio statistico a cura del Consiglio Nazionale del Notariato e dei nuovi dati semestrali 2023, ci si aspetta un calo del mercato del 10,5% (-13,8% acquisti prima casa tra privati e -32,3% prime case da impresa).

Per i mutui, secondo il Notariato, si prospetta una riduzione dei finanziamenti del -23,8%.

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