Una nuova lettera di diffida contro la “vendita” dello stadio San Siro – Meazza è stata inviata ieri al Comune di Milano dal ‘Comitato promotore del Referendum x San Siro’ presentando documentazione secondo la quale è “fuor di dubbio che”, almeno dall’11 settembre 2025, “anche il secondo anello dello Stadio San Siro risulterà senz’altro sottoposto a vincolo architettonico e non potrà essere alienato in assenza della verifica di interesse culturale”. L’avvocata Veronica Dini, legale del comitato, cita il verbale di collaudo del 10 ottobre 1955, nel quale si legge che è stato “accertato che fin dal 4 settembre 1955 le nuove gradinate sono state occupate dagli spettatori”.
Risulta “documentato” che, in occasione della partita Milan-Dynamo Mosca in quella data, lo stadio fosse “gremito” di tifosi e che sono quindi già trascorsi i 70 anni del vincolo. Un video dell’Istituto Luce parla di “90.000 spettatori” che “tengono a battesimo il grandioso stadio di San Siro a Milano in occasione della prima partita disputata in Italia da una squadra Russa”. Una settimana dopo, l’11 settembre 1955, si gioca un derby amichevole fra Milan e Inter che, secondo un commento dell’epoca citato dalla legale, è una “passerella amichevole per il ristrutturato stadio di S. Siro. Il secondo anello è stato completato. 30.000 spettatori per un derby senza punti in palio”.
Per il comitato, che ha inviato la diffida nel giorno del vertice fra la giunta Sala e la maggioranza in consiglio comunale sull’ipotesi di vendita dello stadio, queste sono le prove che sia già scattato o stia per scattare il vincolo per i 70 anni su San Siro. “Il dato cui fare riferimento per il calcolo dei 70 anni è solo l’esecuzione materiale dell’opera – si legge – rispetto alla quale, eventuali atti formali, documenti, e valutazioni tecniche di dettaglio, ivi compresi i collaudi, costituiscono elementi successivi, accessori e di contesto, ma non il requisito essenziale”.