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Il Sindaco di Vittuone Laura Bonfadini risponde in merito all’abbattimento dei 75 pioppi cipressini

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Il Sindaco di Vittuone Laura Bonfadini risponde in merito all’abbattimento dei 75 pioppi cipressini: L’Amministrazione comunale ha ricevuto il 15 maggio scorso, da parte di RFI una richiesta per l’emissione di un’ordinanza sindacale contingibile e urgente per taglio rami ed alberi interferenti con la sede ferroviaria, in forza del D.P.R. 573 del 1980, tuttora vigente. In particolare, il rispetto di quanto previsto dall’art. 52 del citato D.P.R.:

“Lungo i tracciati delle ferrovie è vietato far crescere piante o siepi ed erigere muriccioli di cinta, steccati o recinzioni in genere ad una distanza minore di metri sei dalla più vicina rotaia, da misurarsi in proiezione orizzontale. Tale misura dovrà, occorrendo, essere aumentata in modo che le anzidette piante od opere non si trovino mai a distanza minore di metri due dal ciglio degli sterri o dal piede dei rilevati. Le distanze potranno essere diminuite di un metro per le siepi, muriccioli di cinta e steccati di altezza non maggiore di metri 1,50. Gli alberi per i quali è previsto il raggiungimento di un’altezza massima superiore a metri quattro non potranno essere piantati ad una distanza dalla più vicina rotaia minore della misura dell’altezza massima raggiungibile aumentata di metri due. Nel caso che il tracciato della ferrovia si trovi in trincea o in rilevato, tale distanza dovrà essere calcolata, rispettivamente, dal ciglio dello sterro o dal piede del rilevato. A richiesta del competente ufficio lavori compartimentale delle F.S., per le ferrovie dello Stato, o del competente ufficio della M.C.T.C., su proposta delle aziende esercenti, per le ferrovie in concessione, le dette distanze debbono essere accresciute in misura conveniente per rendere libera la visuale necessaria per la sicurezza della circolazione nei tratti curvilinei. Le norme del presente articolo non si applicano ai servizi di pubblico trasporto di cui al terzo comma dell’art. 36”.

Nella nota di RFI, si chiede al Comune di obbligare i privati al rispetto del citato DPR 753/80, ma è dovere della Pubblica Amministrazione adeguarsi in primis alla normativa. Tant’è che, in caso di incidenti che coinvolgano infrastrutture critiche come i trasporti (trasporto su strada; trasporto ferroviario; trasporto aereo; vie di navigazione interna; trasporto oceanico e trasporto marittimo a corto raggio) le responsabilità civili e penali sono in capo al RUP e al Sindaco, che è quindi obbligato ad adottare i necessari provvedimenti per la sicurezza e incolumità pubblica.
L’art. 52 del DPR 573/1980, in sostanza, indica che le distanze devono essere quelle dell’altezza massima raggiungibile dalla pianta (che può arrivare fino a 30 metri) più due metri. 
L’intervento interessa la pista ciclabile posta nella zona nord delle Ferrovie, via Gandhi. Quindi va da sé che tutti i pioppi sono in una posizione che li rende potenzialmente pericolosi. 

Attualmente la zona vede la piantumazione di 98 pioppi cipressini che saranno rimossi e sostituiti, in numero maggiore 100/110 o più, con piante di Lagerstroemia o altro tipo di essenze, che consentiranno sia la visibilità, sia l’illuminazione della pista ciclabile. Le nuove piante dovranno necessariamente avere caratteristiche diverse dal punto di vista dell’apparato radicale rispetto ai pioppi esistenti, per mantenere il percorso della ciclabile in maggiore sicurezza e senza potenziali danni anche verso la ferrovia.
I pioppi cipressini hanno ormai raggiunto un’altezza che non ne consente più, in sicurezza, la conservazione, in considerazione altresì degli ormai ripetuti eventi atmosferici estremi, rappresentando pertanto un elevato rischio per la sicurezza. 
È stata anche verificata la possibilità di mantenere l’attuale piantumazione, alzando la pista a livello del marciapiede, ma questo intervento non sarebbe sufficiente a coprire le radici rendendone necessario il taglio e causerebbe comunque grossi danni agli alberi e li renderebbe ancora più pericolosi poiché ne comprometterebbe la stabilità.
La ciclabile, costruita da decenni e che serve l’accesso alla stazione ferroviaria, allo stato attuale non è più percorribile. Sono pervenute infatti numerose segnalazioni da parte di cittadini / utenti che non possono utilizzarla, in quanto il tappeto d’asfalto è completamente divelto dalle radici più alte ed è pericoloso.
L’intervento ha copertura economica con entrate straordinarie in spese correnti e da quanto previsto dal finanziamento a fondo perduto di 400.000 € per la messa in sicurezza e rifacimento del percorso ciclopedonale di via Gandhi. Questo progetto è stato sostenuto con il PNRR nell’ambito del progetto Biciplan per favorire la mobilità dolce e la connessione con le arterie previste dal progetto principale.

L’Amministrazione ha temporaneamente sospeso l’ordinanza e sarà prodotta una perizia tecnica anche per gli aspetti di sicurezza.

Il Sindaco 
Laura Bonfadini

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