Il sindaco di Vigevano duro con i No Tang: “Vadano sulla 494, li prendono a calci nel sedere”. 92 minuti di applausi

Le dichiarazioni di Andrea Ceffa all'Informatore Vigevanese

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Duro, a gamba tesa, senza tante perifrasi. E’ stato durissimo il j’accuse che Andrea Ceffa, sindaco leghista di Vigevano, ha rivolto dalle colonne dell’Informatore Vigevanese al popolo No Tang, sceso in piazza sabato scorso. Una disamina durissima ma lucida, che personalmente condividiamo alla virgola.

«Non è la prima volta che questi signori, ai quali aggiungiamo anche Albairate che non ha pensato un secondo a creare un mega parcheggio alla stazione, ci fanno la morale sulla cementificazione e poi quando serve a loro non si fanno il minimo problema», dice Ceffa.

«Siamo davanti a piccole realtà, Noviglio e Binasco non li cito perché nulla hanno a che vedere con la Vigevano-Malpensa e in tema di insediamenti e cemento sono dei maestri, che si arrogano il diritto di bloccare un piano di sviluppo di un’ampia fetta di territorio che dalla Lomellina arriva al magentino». Persone, aggiunge sempre il primo cittadino sempre più infuriato, «che si nascondono dietro a bandiere di pseudo ambientalismo da strapazzo perché temono che questo territorio, il nostro territorio, torni a svilupparsi come in passato e tolga loro uno spazio strategico che si sono conquistati solo perché hanno, da vent’anni a questa parte, messo il bastone tra le ruote ad un’opera strategica per il rilancio e la sopravvivenza delle nostre aree e delle nostre comunità».

Nel corso degli interventi in piazza Marconi ad Abbiategrasso, tappa finale del corteo a piedi, si è parlato per l’ennesima volta del progetto alternativo al tracciato di Anas. «Se quell’ipotesi fosse stata realizzabile, state tranquilli che i loro amichetti di Città Metropolitana l’avrebbero attuata con risorse proprie. Ma non era fattibile. Ma grazie a loro abbiamo perso vent’anni. Venti anni dove abbiamo subìto una crisi pesantissima dalla quale potevamo scampare se avessimo avuto quell’arteria di collegamento che loro hanno impedito».

A seguire la parte più diretta dell’invettiva del primo cittadino ducale. «Spiace che non abbiano ascoltato il mio invito, che rinnovo: andate a protestare, con un corteo come quello di sabato, dal lunedì al venerdì sulla statale 494 negli orari di punta, e vedete quanti calci sedere vi portate a casa. Così capite come funziona il mondo reale.».

Pesante rimbrotto istituzionale anche ai sindaci di Binasco e Noviglio, i Comuni dove in località Santa Corinna sta sorgendo il Data Center più grande d’Italia, un insediamento che occupa qualcosa come 230mila metri quadri di terreni, una volta agricoli prima dell’intervento delle ruspe. «Potrei dire di peggio, ma mi limito ad affermare che hanno la faccia di tolla», sbotta Andrea Ceffa.

Resta qualcosa da aggiungere? Si, certo: caro sindaco, 92 minuti di applausi.

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