CISLIANO – Un esposto presentato oggi alla Procura di Pavia per denunciare “la grave omissione di controllo e sorveglianza degli enti regionali” nei confronti dei cittadini di Cisliano risultati positivi ai test sierologici avviati su iniziativa dell’amministrazione comunale. E’ l’iniziativa giudiziaria adottata dal sindaco Luca Durè, dopo i primi risultati dello screeninng di massa che hanno evidenziato 45 casi positivi tra i cittadini del comune dell’hinterland Milano.
Il primo cittadino di Cisliano, uno dei primi comuni lombardi ad avviare test sierologici gratuiti per i cittadini, punta soprattutto il dito contro l’Agenzia di Tutela della Salute di Milano che avrebbe dovuto sottoporre tutti i casi positivi al test del tampone ma che finora non ha effettuato nessun controllo specifico: “Non si comprende l’assenza dell’Ats Milano e il mancato susseguirsi di attività di osservazione, con la possibilità di dovuti test nasofaringei, a seguito degli esiti di alcuni soggetti che sono risultati asintomatici e positivi di anticorpi al CoVid-19”, lamenta Durè che precisa: “Altri Comuni hanno attenzionato le Ats competenti con le quali hanno raggiunto un accordo per la messa in campo degli opportuni interventi di Sanità pubblica a seguito di test sierologici come quelli svolti a Cisliano”.
Il sindaco di Cisliano, assistito dall’avvocato Gabriele Maria Vitiello, ha così deciso di rivolgersi all’autorità giudiziaria per “sollecitare gli enti competenti a provvedere all’esatto screening delle 45 persone risultate positive all’esito dei test sierologici”. Tamponi necessari per “evitare il continuo diffondersi dell’epidemia” e garantire “l’incolumità dei cittadini cislianesi e non solo che possono trovarsi a contatto con i soggetti risultati positivi di anticorpi ai test sierologici”.