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Il reporter di guerra Gian Micalessin domani sera a Legnano

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LEGNANO โ€“ย  Nuova iniziativa dellโ€™Associazione De Gasperi di Legnano che propone un appuntamento di grande attualitร , venerdรฌ 18 maggio allalibreria Nuova Terra (via Giolitti,14), alle ore 21,il reporter di guerraGian Micalessin, giร  vincitore del Premio Ilaria Alpi, autore di diverse pubblicazioni e di reportage da oltre 30 guerre sparse nel mondo,presenterร  il suo ultimo libro ยซFratelli traditi. La tragedia dei cristiani in Siria. Cronaca di una persecuzione ignorataยป,pubblicato daCairo Edizioni(pp. 302, 1ยฐ ed. 2018) e che gode dellโ€™introduzione del sociologo Francesco Alberoni. La serata sarร  introdotta da Alessandro Rizzo, giornalista di Cerro Maggiore e del consiglio direttivo dellโ€™Associazione stessa. Lโ€™incontro, con ingresso libero e gratuito, รจ organizzato in collaborazione con lโ€™Associazione Italiana Centri Culturali. Durante la serata รจ prevista la proiezione di alcuni reportage di Micalessin.

 

ยซAbbiamo invitato Micalessin perchรฉ รจ uno dei reporter di guerra piรน autorevoli nel panorama del giornalismo non solo italianoโ€“ ha dichiaratoIvo Paiusco, presidente dellโ€™Associazione De Gasperi โ€“e noi della De Gasperi cerchiamo testimoni che ci facciano leggere attentamente la realtร  di quello che accade nel mondo. La Siria non la possiamo ignorare, le guerre non le possiamo tollerare. La guerra iniziata nel marzo 2011 in Siria ha causato quella che l’Alto Commissario delle Nazioni Unite per i Rifugiati ha definito โ€œla piรน grande crisi umanitaria della nostra eraโ€. E sono solo di tre mesi fa le parole che Papa Francesco ha pronunciato quando ha affermato che โ€œil mese di febbraio รจ stato uno dei piรน violenti in sette anni di conflitto: centinaia, migliaia di vittime civili, bambini, donne, anziani; sono stati colpiti gli ospedali; la gente non puรฒ procurarsi da mangiareโ€ฆ Tutto questo รจ disumano. Non si puรฒ combattere il male con altro male. E la guerra รจ male.โ€ Noi, nel nostro piccolo. Lavoriamo proviamo a lavorare per il bene anche con queste piccole iniziative culturaliยป.

Dal 2011 a oggi lโ€™Europa e lโ€™Occidente hanno assistito inerti e indifferenti al dramma dei cristiani di Siria, perseguitati dallโ€™Isis e dalle altre formazioni jihadiste. Il tradimento inizia con la miope illusione della Primavera Araba, descritta e raccontata come un insieme di rivolte democratiche e liberali. Dietro quelle sollevazioni si nasconde lโ€™ascesa dei Fratelli Musulmani e delle altre forze islamiste a capo dellโ€™insurrezione contro il regime di Bashar al-Assad. Cosรฌ quellโ€™insurrezione โ€“ appoggiata dallโ€™America di Barack Obama e da gran parte delle nazioni europee, Italia compresa, โ€“ si trasforma ben presto nel tentativo di consegnare il Paese al fondamentalismo.

I cristiani di Siria, come testimonia questo libro, sono i primi a denunciarlo, i primi a raccontare le nefandezze e i massacri compiuti da queste formazioni. Ma non vengono nรฉ ascoltati, nรฉ creduti. Nella narrazione โ€“ condivisa da gran parte dei governi occidentali e rilanciata dai media generalisti โ€“ i nostri โ€œfratelli nella fedeโ€ diventano semplicemente i complici e i sostenitori del regime del dittatore Assad. Prigioniero di questa grande mistificazione, lโ€™Occidente assiste senza muovere un dito alla persecuzione dei cristiani da Homs ad Aleppo, da Raqqa alla periferia di Damasco, dove ininterrottamente da tremila anni si parla anche lโ€™aramaico, la lingua di Gesรน. Intrecciando lโ€™analisi degli eventi con le voci raccolte nei numerosi reportage realizzati dal 2012 a oggi, Gian Micalessin racconta il conflitto siriano dal punto di vista dei cristiani. Ma spiega anche come il sostegno e gli appoggi garantiti ai gruppi jihadisti nella speranza di spazzare via il regime di Bashar al-Assad abbia permesso la nascita dellโ€™Isis e facilitato gli attentati che hanno colpito il cuore dellโ€™Europa. Perchรฉ tradendo i cristiani di Siria abbiamo, alla fine, tradito noi stessi. (dalla seconda di copertina).

Nota biografica del relatore
Gian Micalessin
Nato a Trieste nel 1960 eฬ€ giornalista professionista dal 1990. Lavora come inviato di guerra dal 1983 quando fonda lโ€™Albatross Press Agency e inizia la propria carriera seguendo i mujaheddin afghani in lotta con lโ€™Armata Rossa sovietica. Da allora ha raccontato piuฬ€ di 30 conflitti dallโ€™Afghanistan allโ€™Iraq, alla Libia e alla Siria passando per le guerre della Ex Jugoslavia, del Sud Est asiatico, dellโ€™Africa e dellโ€™America centrale.
Oltre agli articoli per โ€œIl Giornaleโ€, per cui scrive dal 1988, ha collaborato per le piuฬ€ importanti testate nazionali ed internazionali (Panorama, Corriere della Sera, Liberation, Der Spiegel, ElMundo, Lโ€™Express, Far Eastern Economic Review).
Nel 2012 eฬ€ in Siria dove torna piuฬ€ volte nel 2013 e nel 2014 per seguire la guerra civile, la persecuzione dei Cristiani e l’avanzata dello Stato Islamico. Nel settembre 2013 eฬ€ l’unico giornalista ad entrare nel monastero di Santa Tecla a Maaloula assediato dai ribelli jihadisti incontrando le suore che verranno poi rapite. Nel 2014 racconta il dramma di Aleppo e degli altri territori circondati dallo Stato Islamico.
Gian Micalessin eฬ€ anche un documentarista ed un autore televisivo. I suoi reportage e documentari sono stati trasmessi dai piuฬ€ importanti network nazionali ed internazionali (Cbs, Nbc, Channel 4, France 2, Tf1, Ndr, Tsi, Canale 5, Rai 1, Rai2, Mtv, RaiNews 24).
Ha raccontato la crisi siriana per โ€œRai News 24โ€ e โ€œTerraโ€ (Rete4). Nel 2011 vince il โ€œPremio Ilaria Alpiโ€ per il miglior documentario con un film prodotto da Mtv sulla rivolta dei giovani di Bengasi in Libia. Nel 2013 vince il premio giornalistico โ€œEnzo Baldoniโ€della Provincia di Milano.
Eฬ€ autore del libro Gli occhi della guerra, mentre per Boroli Editore ha dato alle stampe Hezbollah, il partito di Dio, del terrore e del welfare (2006), Afghanistan, ultima trincea (2009) e Pakistan, il Santuario di Al Qaida(2010). Con Cairo Editore ha pubblicato Afghanistan solo andata (2012).

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