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Dall'archivio:

Il Proust del mese di maggio con Riccardo Grassi- A cura di Franca Galeazzi

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Libero professionista nel settore immobiliare, docente a contratto in marketing all’Istituto Europeo di Design, autore di pubblicazioni dedicate. Inoltre, da anni, appassionato scrittore di racconti e romanzi che gli sono valsi premi, tra cui la targa d’argento del Circolo Filologico Milanese per il testo in dialetto “Pepp Scalmana” e il primo premio al Concorso Nazionale Osservatorio con il volume “Lunario di provincia”. Fresco di stampa l’ultimo suo romanzo giallo “A mali estremi’, Manni Editori.

Il tratto principale del suo carattere?
Senso dell’ironia, perseveranza (con frange di periodica ostinazione) e anticonformismo.

La qualità che preferisce in un uomo?
Affidabilità e lealtà. Credo nel sudore che viene dall’impegno. Detesto gli “yesman”.

E in una donna?
Eleganza e sensualità: due caratteristiche difficili da mantenere in equilibrio e perciò preziose.

Il suo principale difetto?
Timidezza, ma sto cercando di smettere.

Il suo sogno di felicità?
Una giornata di sole, con davanti l’orizzonte, un chinotto e un libro, e di fianco una persona di comprovata sensibilità.

Il suo rimpianto?
Considerata la mia perdurante timidezza, rimpiango il non aver, in generale, osato di più.

Il giorno più felice della sua vita?
Quando mi sono laureato. Ne ho capito il valore solo negli anni successivi. Così come è stato per i miei figli: bello il giorno della nascita, ma straordinari gli anni successivi.

E il più infelice?
Il giorno che ho perso mia madre.

L’ultima volta che ha pianto?
Essendo fondamentalmente romantico, succede ad intervalli regolari: ascoltando una canzone o vedendo un film che riaccendono ricordi di persone che non posso più incontrare.

La sua occupazione preferita?
Nel tempo libero mi piace dedicarmi al bricolage, ai lavori manuali, ai miei bonsai.

Materia scolastica preferita?
Scienze: avrei voluto fare l’inventore combinando sostane chimiche e materiali vari, magari scoprendo una nuova lampadina, un insetticida, un combustibile alternativo ecc.

Autori preferiti?
Ennio Flaiano, Lalla Romano, Marguerite Yourcenar, Mario Rigoni Stern.

Libro preferito?
In questo periodo due: “Frasario essenziale per passare inosservati in società” di Ennio Flaiano e “la trionphante” di Teresa Cremisi.

Attore e attrice preferiti?
Robert De Niro e Michelle Pfeiffer.

Film cult?
Due, a pari merito: “C’era una volta in America” di Sergio Leone e “Il cacciatore” di Michael Cimino.

La canzone che canta sotto la doccia?
“Il mio canto libero” di Mogol-Battisti e poi “Sogna ragazzo sogna” di Roberto Vecchioni.

Colore preferito?
Bordeaux.

Fiore preferito?
Le rose e la dipladenia.

Città preferita?
Osimo, in provincia di Ancona, e Montagnana, in provincia di Padova.

Personaggio storico più ammirato?
Marco Aurelio.

Personaggio politico più detestato?
Dovrei fare un elenco (e non so se abbiamo tutto questo tempo a disposizione).

Il dono di natura che vorrebbe avere?
Saper cantare.

Se dovesse cambiare qualcosa del suo fisico, cosa cambierebbe?
Dalla A di avambraccio alla Z di zigomo.

Stato d’animo attuale?
Pensieroso.

Le colpe che le ispirano maggior indulgenza?
Quelle commesse per indigenza.

Come vorrebbe morire?
Come suggerisce Woody Allen: non vorrei essere presente quando succederà.

Il suo motto?
“Semper ero si semper meminisse voles” (“Vivrò sempre se vorrai ricordarti di me”, verso di un’elegia di Ovidio dedicata a Mecenate).

Questo articolo fa parte dell'archivio di Ticino Notizie e potrebbe risultare obsoleto.

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