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Dall'archivio:

Il Proust del mese con Brunella Agnelli. Di Franca Galeazzi

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Attenzione: questo articolo fa parte dell'archivio di Ticino Notizie.

Potrebbe contenere informazioni obsolete o visioni da contestualizzare rispetto alla data di pubblicazione.

Il tratto principale del suo carattere?

Quando indosso i tacchi, la determinazione. Quando li tolgo, l’indolenza.

 

La qualità che preferisce in un uomo?

Bukowski scriveva: “Scopare la mente di una donna è vizio da raffinati intenditori, tutti gli altri si accontentano del corpo”. Ecco, a me piacciono i raffinati intenditori.

 

 

E in una donna?

L’umana concretezza.

 

Il suo principale difetto?

Sono diversi. A volte li controllo, altre volte scelgo di non farlo.

 

Il suo sogno di felicità?

Vivere in un mondo in cui le persone “ti riconducono dolcemente a te stesso”.

 

Il suo rimpianto?

Non aver sempre speso bene il mio tempo.

 

Il giorno più felice della sua vita?

 

Ogni volta in cui provo emozioni positive forti, io sono felice.

 

E il più infelice?

Il giorno in cui mi hanno comunicato che mio padre non ce l’avrebbe fatta.

 

L’ultima volta che ha pianto?

Oggi.

 

La sua occupazione preferita?

Cercare e trovare stimoli nell’ordinarietà.

 

Materia scolastica preferita?

Filosofia.

 

Autori preferiti?

Tutti i ‘maledetti’. Marcel Proust, Thomas Bernhard e Lou Reed, che è stato il mio primo vero amore.

 

Libro preferito?

‘Cattedrale’ di Raymond Carver.

 

Attore e attrice preferiti?

Daniel Day Lewis e Meryl Streep.

 

 

Film cult?

‘Heat- La sfida’ di Michael Mann.

 

La canzone che canta sotto la doccia?

Attualmente, “Heaven Knows I’m Miserable Now”  (The Smiths).

 

Colore preferito?

Il viola ametista.

 

Fiore preferito?

Il fior di loto.

 

Città preferita?

Non l’ho ancora trovata.

 

Personaggio storico più ammirato?

Il mondo è pieno di persone straordinarie di cui non conosciamo nulla. La mia ammirazione va a loro.

 

Personaggio politico più detestato?

Il singolo personaggio non può alcunché. Detesto tutti quelli che creano condizioni affinché alcuni personaggi divengano tali.

 

Il dono di natura che vorrebbe avere?

Il potere di rendere reversibile l’irreparabile.

 

Se dovesse cambiare qualcosa del suo fisico, cosa cambierebbe?

Se avessi una bacchetta magica, cambierei tutto, tutti i giorni.

 

Stato d’animo attuale?

L’ansia è una compagna fedele. Non mi molla mai.

 

Le colpe che le ispirano maggior indulgenza?

Sono quasi sempre indulgente con gli esseri umani, proprio perché umani.

 

Come vorrebbe morire?

In modo indolore, ma vorrei morire da viva.

 

Il suo motto?

Non è un motto, ma una frase di Adriano che avrei scritto io, se non mi avesse preceduto: “Mi sentivo responsabile delle bellezze del mondo”.

 

 

A cura di Franca Galeazzi

 

 

 

 

 

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