Domenica 15 giugno, nella cornice della Festa de l’Unità Est Ticino tenutasi in Cooperativa
Rinascita, il Partito Democratico ha ospitato un dialogo tra le forze di opposizione e Diana De
Marchi, consigliera metropolitana con delega alle politiche attive del lavoro.
Il segretario PD Abbiategrasso, Livio Martucci, ha introdotto e moderato la mattinata, sottolineando l’importanza di colmare il vuoto della giunta Nai-Poggi con proposte concrete di rilancio della città, a partire dal lavoro di opposizione fatto negli ultimi tre anni in consiglio comunale.
Alberto Fossati, già sindaco e candidato del centrosinistra nel 2022, ha passato in rassegna le numerose contraddizioni di questa amministrazione. Partendo dalla sicurezza in città, che esiste solo nei proclami della Lega ma non nella realtà quotidiana degli abbiatensi, fino all’attenzione alle famiglie, altro oggetto di proclami a cui non seguono fatti: con il nuovo sistema tariffario dei servizi scolastici, infatti, anche chi ha un ISEE sotto la soglia di povertà deve contribuire alle spese. Tutto questo a discapito dell’equità sociale: siamo, infatti, un comune con un tasso di evasione altissimo, tema su cui l’assessorato competente è inerme.
Infine Fossati ha rilanciato la proposta di piattaforma programmatica lanciata da Martucci,
annunciando di avere già pronte proposte programmatiche importanti.
Parola a Diana De Marchi, che ha sottolineato l’impegno di tutta AFOL per innovare e rendere più
capillare la sua azione sul territorio metropolitano.
In particolare, ad Abbiategrasso De Marchi rilancia l’importanza dell’investimento di 1.7 milioni di euro dal PNRR – voluto da Città metropolitana – per un centro per l’impiego nell’ex sede comunale di Piazza Vittorio Veneto. Lo sviluppo del progetto sta ora procedendo speditamente anche grazie al contributo di particolare valore degli uffici comunali.
Andrea Sfondrini (La città) ha ripreso la grave perdita, per la seconda volta, dell’opportunità di raddoppiare la Ferrovia ad Abbiategrasso, a causa di un grave attendismo da parte
dell’amministrazione. Attendismo manifestato anche nella vicenda Vigevano-Malpensa: nessuna
mitigazione ambientale chiesta, un’amministrazione alla quale passa tutto sopra la testa. Anche in
merito al nuovo PGT, in fase di approvazione, è evidente una modalità di gestione del territorio
blanda, senza idee di sviluppo della città o delle grandi aree dismesse come ex Siltal ed ex Sesi
dabb.
E’ intervenuto anche Luigi Tarantola (Ricominciamo Insieme) che ha evidenziato tutte le
contraddizioni della maggioranza sul tema Cantù.
Il centrodestra, infatti, in campagna elettorale ha promesso il rilancio dell’ospedale e la riapertura del Pronto soccorso: oggi ci ritroviamo senza un PS e senza alcun piano di investimenti. Tarantola ha poi sottolineato come l’opposizione è stata anche propositiva, proponendo una seria discussione tra Abbiategrasso e Regione Lombardia o sul riazzonamento o valutando altre possibilità, come il “modello Suzzara”.
Infine, sono intervenuto Mari Temporiti e Andrei Lacanu, consiglieri del Partito Democratico.
Temporiti ha raccontato il percorso fatto negli ultimi due anni di denuncia dello stato di abbandono
in cui ALER lascia diversi stabili nella nostra città, per esempio alla Folletta e in via Cervi e via
Fusè. Il PD, assieme al consigliere regionale Simone Negri, è andato più volte a fare sopralluoghi
a cui sono seguite proposte concrete portate in consiglio comunale e segnalazioni ad ALER e ATS.
Lacanu, invece, ha chiuso il cerchio della mattinata sottolineando come l’impegno del
centrosinistra in questi tre anni è diametralmente opposto a quello della maggioranza Nai-Poggi: politica a servizio dei cittadini, non a servizio del cemento e di pochi. Il capogruppo PD ha messo in luce come questa giunta sfrutti le cifre del bilancio solo per mosse elettorali, come i 2 milioni di euro di avanzo libero dal bilancio 2024: una classica “operazione Albetti” che è costata servizi e investimenti ai cittadini per finanziare una/due cose da infiocchettare in vista del 2027. Ha poi invitato a parlare di sicurezza in maniera pragmatica e non ideologica: serve a poco annunciare un
finto terzo turno.
Bisogna investire nei quartieri e migliorare le condizioni materiali di vita delle persone e il loro modo di vivere la città, per contrastare il degrado che crea situazioni fertili per criminalità e disagio giovanile.