MAGENTA – E’ di Stefano Oppioni, geologo e geofisico residente a Cornaredo (Mi), una delle foto premiate tra le 1500 partecipanti all’edizione 2018 del concorso fotografico Obiettivo Terra, promosso dalla Fondazione UniVerde e dalla Società Geografica Italiana per celebrare l’Earth Day (22 aprile).
Il concorso di fotografia geografico-ambientale dedicato alla valorizzazione e alla promozione del patrimonio ambientale, del paesaggio, dei borghi, delle peculiarità e delle tradizioni enogastronomiche, agricole, artigianali, storico culturali e sociali dei Parchi Nazionali, Regionali, Interregionali e delle Arre Marine protette d’Italia, permette la diffusione di un turismo ecosostenibile e responsabile. La cerimonia di premiazione del contest si è svolta a Roma lo scorso 23 aprile. Per l’occasione sono stati invitati ad intervenire i presidenti delle Aree Protette oggetto delle foto vincitrici.
Per la categoria “Alberi e foreste” il premio è stato ritirato dal Presidente del Parco del Ticino, Gian Pietro Beltrami, che questa mattina, nella sede del Parco, l’ha consegnato all’autore della foto, Stefano Oppioni.
“Con immenso piacere ed orgoglio consegno la targa a Stefano Oppioni che con la sua fotografia ha saputo esaltare e far conoscere le bellezze del nostro Parco – dichiara il presidente Gian Pietro Beltrami -. Uno scatto meraviglioso, rappresentativo della natura selvaggia della nostra Valle del Ticino, che esalta le doti da fotografo dell’autore e promuove un turismo eco-sostenibile, mission del nostro Parco”.
La foto di Oppioni è stata scattata a Bereguardo, nel pavese, in un periodo particolare del Fiume Ticino: l’esondazione del 2004. “Frequento il Parco del Ticino da quando ero ragazzo e la fotografia è sempre stata la mia grande passione, ho partecipato negli ultimi anni a molti concorsi nazionali e internazionali – racconta Stefano Oppioni -. Appena posso, vengo in questi luoghi anche con la famiglia per una escursione,e ne catturo le immagini. La foto per cui sono stato premiato l’ho scattata a Bereguardo. Ricordo quell’autunno, drammatico per alcune zone d’Italia per il maltempo. Anche il Ticino era esondato formando alcune lanche attorno a Bereguardo. Quegli specchi d’acqua si erano coperti di foglie dando vita ad uno spettacolo della natura fantastico. Mi spiace non aver potuto ritirare il premio a Roma per impegni di lavoro. Continuerò a fotografare queste zone del Ticino perché meritano di essere conosciute”.