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Il mio ragazzo del ’99

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Tutte le famiglie italiane in casa hanno la Storia, quella con la S maiuscola che i libri di testo raccontano e che gli studenti imparano. E poi hanno la loro storia, piccola, insignificante goccia di storia nel mare di eventi che lโ€™Italia e lโ€™Europa produsse e continua a produrre.

Eโ€™ passato quasi un mese dal discorso di fine anno del Presidente della Repubblica Mattarella. Ho provato a lasciar scorrere via lโ€™acqua sotto il ponte, ma รจ stato difficile, le acque non erano ferme, scorrevano agitate, e,come รจ nel mio carattere non sono riuscita a far finta di niente.

Cito perchรฉ non si interpreti: โ€œHo fiducia nella partecipazione dei giovani nati nel 1999 che voteranno per la prima volta. Questo mi induce a condividere con voi una riflessione. Le elezioni aprono, come sempre, una pagina bianca: a scriverla saranno gli elettori e, successivamente, i partiti e il Parlamento. A loro sono affidate le nostre speranze e le nostre attese.

Mi auguro un’ampia partecipazione al voto. Nell’anno che si apre ricorderemo il centenario della vittoria nella Grande guerra e la fine delle immani sofferenze provocate da quel conflitto. In questi mesi di un secolo fa i diciottenni di allora – i ragazzi del ’99 – vennero mandati in guerra, nelle trincee. Molti vi morironoโ€.

Eh no, signor Presidente, a mio modesto avviso credo che questo sia un grave errore di fondo. Eโ€™ impensabile paragonare lโ€™impegno sociale dei diciottenni di oggi che forse, per libera scelta a marzo andranno alle urne, con listini bloccati da persone che ormai abbiamo visto cosรฌ tante volte e che passano il tempo a litigare nei programmi televisivi e pensare un poโ€™ poco al nostro Paese.

La cronaca militare dellโ€™epoca cosรฌ descriveva quel periodo storico nellโ€™ordine del giorno firmato dal generale Armando Diaz il 18 novembre 1917: โ€œI giovani soldati della classe 1899 hanno avuto il battesimo del fuocoโ€. Quei grandi fanciulli erano nati lโ€™ultimo anno dellโ€™Ottocento: da qui il loro nome e cognome, โ€œI ragazzi del โ€˜99โ€. Fu lโ€™ultima leva di 265 mila italiani chiamati a โ€œresistere, resistere, resistere!โ€ sul fiume Piave contro gli Austriaci. Lโ€™Italia, si sa, era entrata in guerra il 24 maggio 1915, come si rievoca nel celebre โ€œil Piave mormorรฒ: non passa lo straniero!โ€ Annotato su un foglio dal giovane fante, Luigi Saccaro.

E poi cโ€™รจ la mia piccola storia, la nostra piccola storia familiare: zio Alceste A. 1899 (il cognome lo ometterรฒ per rispetto di coloro che non tornarono). Preso dai banchi del liceo classico di Brindisi, Puglia e come disse il tenente โ€œabile, arruolatoโ€. Fu mandato a combattere al confine dellโ€™Italia contro altri ragazzi che non aveva mai visto e che non avevano nulla per cui odiarsi e spararsi. Vide per la prima volta la neve, e non poca. Immense distese di neve ghiacciata e fredda. Sentรฌ, lui meridionale, il freddo pungente delle Alpi, con divise del tutto inadatte ad affrontare situazioni climatiche del genere. Tra le cime dell’Adamello e Alto Adige dove italiani e austro-ungarici si trovarono a combattere ad oltre 3000 metri di altezza; o nella zona tra Trentino e Veneto tra le Dolomiti, in tutta la parte delle Dolomiti Orientali e tra le vette delle Alpi Carniche e della Val Dogna le temperature erano insopportabili.

Ma questa รจ ormai storia, la Storia assopita ed oggettivata nei libri.

E poi cโ€™รจ la mia storia, la storia dei miei nonni, dei miei prozii. Zio Alceste ritornรฒ in Puglia, aveva visto tutto il male del mondo, aveva visto il peggio dellโ€™esistenza ma andรฒ avanti. Decine di migliaia di loro non tornarono piรน dal fronte del Nord-est. Lui invece si laureรฒ in medicina, si sposรฒ con mia zia Lily, cercรฒ in cuor suo di curare tutto quello che aveva visto su quelle vette innevate di sangue.

Il 4 marzo si voterร  per il nuovo Parlamento. Avranno diritto di voto per la prima volta i ragazzi nati nel 1999 ma voteranno per la prima volta per le elezioni Politiche anche tutti quei ragazzi che dal 2011 ad oggi hanno compiuto diciotto anni. 1ยฐ. Monti โ€“ governo tecnico senza votazioni 2ยฐ Enrico Letta senza votazioni, 3ยฐMatteo Renzi senza votazioni, 4ยฐPaolo Gentiloni, senza votazioni.

Gentile Signor Presidente Mattarella,per favore, non miparagoni lโ€™impegno civile dei diciottenni di oggi che devono solo barrare una casella con un simbolo con ciรฒ a cui fu chiamato mio zio Alceste A. con migliaia di altri diciottenni dellโ€™epoca.

โ€ฆ.e il Piave mormorรฒ: non passa lo straniero โ€ฆ.

 

Laura Giulia Dโ€™Orso

 

 

 

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