“Fra le storie che il Natale ci racconta c’è stata in queste ore quella di Sabrina e Michael, giovani genitori in condizioni di difficoltà economica estrema. La ragazza, nel dare alla luce il suo bimbo nato prematuro, ha scelto di lasciarlo in ospedale senza riconoscerlo, situazione che determinerebbe uno stato di adottabilità”.
Lo scrive su Facebook la ministra per la Famiglia, la Natalità e le Pari opportunità Eugenia Roccella, riferendosi alla storia – resa nota nei giorni scorsi dal quotidiano Il Giorno – dei due giovani senzatetto che vivono sotto una tenda nella banchina esterna della stazione di San Donato Milanese. “Di questa vicenda – commenta Roccella – non conosciamo abbastanza, solo le notizie riferite dagli organi di informazione, fra cui le parole della ragazza: ‘Come farebbe a sopravvivere con me al gelo?’. Non possiamo avere la certezza che in condizioni diverse Sabrina avrebbe tenuto il bambino, sappiamo però che queste sono le motivazioni addotte. E sappiamo che sono tante le Sabrina che rinunciano alla maternità per ragioni economiche”.
Secondo la ministra “non si dica che serve una legge, perché la legge c’è. E’ la 194, e andrebbe soltanto attuata. Perché anche tanti che a parole la difendono poi non la mettono in pratica nella sua interezza. Anche questo – conclude – è un problema di libertà femminile”.