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Il magico mondo di “Carosello” diventa un film, il 30 novembre in prima serata su Rai1

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ROMA (ITALPRESS) – L’impresa non era facile: fare un film sull’indimenticato “Carosello” (quasi) senza mostrare gli sketch – veri e proprio mini-film – che hanno fatto la storia di quel programma e che, con i loro tormentoni, sono ancora nella memoria e nell’immaginario di molti. Rai Fiction e Groenlandia hanno deciso comunque di provarci e il risultato è “Carosello in love”, film tv che Rai1 propone domenica 30 novembre, in prima serata.

Ne sono protagonisti Ludovica Martino e Giacomo Giorgio (per la regia di Jacopo Bonvicini) nei panni rispettivamente di Laura e Mario, giovane affascinata dalla potenza magnetica della tv lei e regista scettico che si dedica alla pubblicità ma sogna il grande cinema.

Sul set di “Carosello” le loro vite si intrecciano ma, tra scontri e malintesi, i due rischiano di non trovarsi mai. Sullo sfondo ci sono vent’anni di storia di “Carosello” (andato in onda dal 1957 al 1977) e del nostro Paese. “Laura è una ragazza rivoluzionaria per il suo tempo – dice la Martino – Lei vive il sogno della televisione che, non potendosela permettere, vede nel condominio in una visione collettiva grazie alle persone più agiate. Il suo sogno è lavorare in Rai e, per farlo, va contro suo padre che la vorrebbe a casa e sposata. Lei, però, vuole emanciparsi e trovare il suo posto nel mondo per essere felice perché tra le quattro mura di casa non lo è”. 

Insomma, è “una giovane molto audace e coraggiosa che, pian piano, diventa una donna emancipata che emerge in un ambiente maschilista, passa dal fare i caffè ad autrice di caroselli e passa attraverso un matrimonio fallito e un divorzio”.

Mario invece, spiega Giorgio, “è un ragazzo, e poi un uomo, un po’ vanesio, arrogante e un po’ cinico, che in realtà nasconde grandissime sensibilità, emotività e fragilità. Interpretandolo gli ho perdonato tutto. Mi è piaciuta la possibilità di raccontare l’errore – racconta l’attore – Mario arriva sempre nel momento sbagliato: con Laura, nel diventare regista. Poi, però, dopo vent’anni anni si rende conto che il grande cinema lo aveva fatto eccome con ‘Carosello’. Trovo molto romantica e gentile la possibilità di sbagliarsi e poi trovare altrove la felicità”.

Giorgio rivela: “Avrei voluto vivere in quegli anni perché sbagliare è molto bello e allora c’era la possibilità di farlo. Oggi mi sembra non si possa più farlo, se a 12 anni non hai già tre lauree e sette lavori non va bene. Amare e sognare oggi sono difficili da inseguire: si sceglie piuttosto una strada sicura che sia subito redditizia e non la propria passione. E amare un’altra persona, condividere e confrontarsi mi sembra molto difficile. Nel nostro lavoro c’è poco spazio per il flop, bisogna essere sempre molto performanti. Ma più che pensare a performare dovremmo ricordarci che il nostro è un lavoro divertente”.

Sulla scelta di mostrare solo quale sketch dei tanti che hanno fatto la storia di “Carosello”, il capostruttura di Rai Fiction Luigi Mariniello spiega: “È stata una scelta editoriale, abbiamo deciso di raccontare come si è arrivati a ‘Carosello’ e il lunghissimo spaccato di un’azienda, la Rai, che cambiava negli anni”. Inoltre, “c’erano problemi di diritti perché non tutti erano della Rai”.

-Foto Grøenlandia – Golin Italy-
(ITALPRESS).

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