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Il Gruppo CAP certifica le proprie emissioni: in arrivo nuovi boschi urbani

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Tutti i programmi per rendere sempre piĆ¹ sostenibile la gestione del servizio idrico. In arrivo anche nuovi boschi urbani per compensare le emissioni generate dai cantieri. I progetti di Gruppo CAP

 

ASSAGO – Dalle emissioni generate dai depuratori a quelle delle auto aziendali impiegate dai tecnici per la manutenzione di acquedotti e reti fognarie, dai consumi energetici alla CO2 emessa da uffici, laboratori e impianti del gruppo: un lavoro certosino, quello portato avanti da Gruppo CAP, lā€™azienda pubblica del servizio idrico metropolitano che ha deciso di mettersi alla prova e di contare, anzi rendicontare e far verificare a un ente esterno, le emissioni di gas effetto serra, per calcolare la propria carbon footprint, lā€™impronta di carbonio.

 

ā€œIl nostro impegno nel migliorare la qualitĆ  del servizio idrico ĆØ costante anche dal punto di vista dellā€™impatto ambientale, commenta Alessandro Russo, presidente di Gruppo CAP. Impieghiamo giĆ  esclusivamente energia da fonti rinnovabili per le nostre attivitĆ , ma vogliamo fare ancora di piĆ¹, con progetti concreti di economia circolare e cercando, anno dopo anno, di sviluppare programmi di sostenibilitĆ  sempre piĆ¹ ambiziosiā€.Ā Ā 

Il risultato dellā€™analisi della carbon footprint non ĆØ solo un numero (91.698 tCO2e per il 2016), ma unā€™intensa politica di sostenibilitĆ  che parte dallā€™analisi dellā€™impatto ambientale generato dalle attivitĆ  del Gruppo nello scorso anno, per arrivare a programmare interventi e azioni di efficienza energetica e per impegnarsi nellā€™adattamento e mitigazione dei cambiamenti climatici.

 

Primo passo, appunto, calcolare la propria carbon footprint e ottenere la certificazione delle emissioni in atmosfera: una certificazione volontaria che non ĆØ prevista tra gli obblighi di legge per i gestori del servizio idrico, ma che Gruppo CAP ha scelto di effettuare con la consulenza di RINA, uno dei principali enti certificatori riconosciuti sul mercato.

 

Il totale delle emissioni di gas a effetto serra generate da Gruppo CAP per lā€™anno 2016 ĆØ appunto pari aĀ 91.698 tonnellate di CO2 equivalente, in linea con il valore del 2015. La certificazione ĆØ un anello importante della politica ambientale dellā€™azienda idrica, riassunta nel Bilancio Ambientale 2016, che nelle prossime settimane verrĆ  presentato dal Gruppo per rendicontare le proprie attivitĆ .

 

Un impegno a 360 gradi che include lo sforzo per contenere le emissioni di CO2: giĆ  nel 2016 il 47% dellā€™energia impiegata proveniva da fonti rinnovabili, anche autoprodotte dallā€™azienda, per esempio grazie alla produzione di 3.417.690 kWh negli impianti a biogas realizzati nei depuratori di Bresso e Peschiera Borromeo. E da gennaio 2017, grazie ai risultati della gara dā€™appalto indetta lā€™anno scorso insieme alle altre aziende pubbliche lombarde del servizio idrico riunite nella Water Alliance, il 100% dellā€™energia acquistata da Gruppo CAP ĆØ certificata green e proviene da fonti rinnovabili.

 

Tra le iniziative piĆ¹ recenti spicca il progetto per la carbon neutrality degli appalti, giĆ  partito nella zona Est dellā€™area metropolitana di Milano: lo scopo ĆØ ridurre lā€™impatto ambientale dei cantieri compensando la CO2 prodotta nelle attivitĆ  lavorative grazie alla piantumazione di nuovi alberi, fino a far nascere un vero ā€œBosco CAPā€ nei comuni del Milanese.

 

Il progetto prevede azioni concrete a carattere locale, a partire dalla piantumazione e dalla cura di nuovi alberi nei comuni coinvolti dai principali cantieri dellā€™azienda idrica. Gli interventi di piantumazione raccolgono le raccomandazioni dellā€™UNFCC, la Convenzione Quadro delle nazioni Unite sui Cambiamenti Climatici.

 

ā€œAnche nelle strategie di adattamento al cambiamento climatico, il nostro punto di riferimento ĆØ la dimensione locale, il nostro territorio ā€“ spiega il presidente di Gruppo CAP Alessandro Russo (nella foto)Ā ā€“. I nostri cantieri sono indispensabili per garantire un servizio idrico efficiente e potenziare le reti di acquedotto e fognatura. Questo genera inevitabilmente costi ambientali che perĆ² possiamo compensare realizzando appalti sostenibili e carbon neutral: un progetto molto concreto, con lā€™obiettivo finale di migliorare la qualitĆ  della vita in linea con i Sustainable Development Goals, gli obiettivi di sviluppo sostenibile del Millennio indicati dalle Nazioni Unite (in particolare per lā€™Obiettivo 11 che mira a rendere le cittĆ  e gli insediamenti umani piĆ¹ inclusivi)ā€.

 

Il progetto ĆØ stato avviato da Gruppo CAP in collaborazione con il raggruppamento di imprese che si ĆØ aggiudicato lā€™appalto, composto dallā€™Impresa Edile Artifoni spa e dal Consorzio Imprese Riunite Geos, che hanno inserito la proposta di compensazione come elemento qualitativo dellā€™offerta di partecipazione alla gara per la manutenzione delle reti fognarie.

 

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