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Il grido di dolore dei lavoratori dello sport: “I primi a chiudere gli ultimi a ripartire”

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TICINO OLONA – Nella fase 2 dell’emergenza Covid19 tra i settori ancora chiusi e per i quali non c’è ancora nemmeno una data di possibile riapertura vi sono i lavoratori dello sport, impiegati presso palestre, centri sportivi e piscine. Gli impianti sportivi sono stati infatti tra le prime attività chiuse, al 23 febbraio ed ancora non c’è alcuna certezza in merito alla riapertura.

Parliamo, nel nostro territorio di qualche centinaio di lavoratori, divisi in due grandi gruppi: i lavoratori dipendenti degli impianti,che si occupano solitamente delle reception, delle manutenzioni e della gestione amministrativa e, con contratti di collaborazione, tutto il mondo degli istruttori e dei trainers. Due tipologie contrattuali molto diverse per le quali vi sono ammortizzatori sociali diversi.

Per i dipendenti si sono attivate le casse integrazioni ma le 9 settimane previste si concludono proprio in questi giorni ed inoltre ben poche aziende hanno la capacità economica di anticipare il trattamento e quindi, nella pratica i lavoratori da febbraio non hanno alcuna retribuzione.

Per i collaboratori invece si è attivato, per la prima volta, un fondo del CONI per una indennità una tantum di 600 euro ma i fondi stanziati difficilmente riusciranno a coprire tutte le richieste, specie se la chiusura si dovesse protrarre ulteriormente. “È ora di dare dignità, sicurezze e rappresentanza ai lavoratori di questo settore – dichiarano Davide Ferrario e Juri Sbrana delle categorie della CGIL di Legnano che si occupano del settore – anche prima dell’emergenza covid molti di questi lavoratori erano esclusi da diritti fondamentale come malattia, ferie e copertura previdenziale. Servono diritti universali per questo settore – sottolineano Ferrario e Sbrana – è arrivato il momento di costruire garanzie, tutele e diritti per chi ha scelto di fare dello sport il proprio lavoro.”

“Per questo – concludono i due sindacalisti – abbiamo organizzzato la prima assemblea in conference call dei lavoratori dello sport del Ticino Olona, che svolgeremo giovedì 7 maggio alle ore 18, per informare i lavoratori del quadro normativo e per avviare, a partire dai loro bisogni, un percorso di rappresentanza utile anche a definire una ripartenza in sicurezza del settore.” Per tutti coloro che sono interessati a partecipare alla conference call scrivere a [email protected].

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